Italia Nostra contesta l’installazione di un’antenna per telefonia mobile recentemente issata in zona Monte Crescenzio a Marino, su un terreno privato ma fuori dalle aree previste dal Piano Antenne approvato con delibera comunale n. 41 del 12 agosto 2021.
Quel Piano, frutto di partecipazione civica e adottato per limitare l’impatto elettromagnetico sul territorio, aveva già evitato in passato installazioni in zone sensibili come Castelluccia, vicino a un asilo nido.

Tuttavia, l’antenna di Monte Crescenzio non rientra in alcuna delle aree preferenziali individuate dal Comune di Marino, e la sua realizzazione non risulta essere stata sottoposta al previsto “Gruppo Tecnico di Valutazione”, organismo consultivo che coinvolge cittadini e associazioni per evitare casi di “antenna selvaggia”.

Dal 2021 il limite legale per le emissioni elettromagnetiche è aumentato da 6 a 15 V/m, aprendo la strada a nuove installazioni legate allo sviluppo del 5G, anche in aree già ben coperte come Marino.
Tuttavia, manca ancora un monitoraggio ambientale aggiornato, più volte richiesto dai residenti.
Nel giugno 2023, Italia Nostra Castelli Romani ha già denunciato il proliferare incontrollato di antenne sul territorio del Parco dei Castelli Romani.
Oltre ai timori per la salute, l’associazione sottolinea l’impatto paesaggistico: l’antenna di Monte Crescenzio a Marino altera visivamente il contesto naturale e urbano, danneggiando anche le abitazioni vicine, sostiene Italia Nostra.
Italia Nostra chiede che la collocazione dell’antenna venga riesaminata e spostata in una zona coerente con il Piano Antenne vigente e compatibile con i vincoli paesaggistici presenti.