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Home » Blog » Antonio Scaccia a Viterbo spara a zero sulla Lega

Antonio Scaccia a Viterbo spara a zero sulla Lega

Eugenio SiracusaEugenio Siracusa19/05/20256 Mins Read
Antonio Scaccia e Roberto Vannacci nell'incontro di Viterbo

Mentre a Frosinone il vicensindaco Antonio Scaccia tesse la trama per provare a giocarsi la carta del prossimo candidato sindaco, sostenuto da una parte di Fratelli d’Italia e dalla Lega con la quale a livello locale mantiene un formale sostegno, a Viterbo si lascia andare ad una dura reprimenda proprio contro il carroccio.

I due volti del vicesindaco Scaccia che oramai, fuori dai confini ciociari, tenta di smarcarsi dalla Lega locale e di ritagliarsi un ruolo, approfittando della corrente Vannacci dentro la Lega.

Antonio Scaccia è stato tra i primi ad aderire al movimento di Vannacci, diventando un punto di riferimento per questa corrente e lo dimostra il fatto che nella kermesse politica di Viterbo di qualche giorno fa, ha fatto un lungo intervento a fianco a Vannacci, nel quale ha attaccato la Lega.

Senza mai menzionare Frosinone, ha fatto dei paragoni su problematiche locali, ma per le affermazioni fatte, non era difficile capirlo che il riferimento era Frosinone.

Quello del vicesindaco di Riccardo Mastrangeli, altro uomo in quota Lega, è stato un intervento politicamente rilevante.

Le dichiarazioni di Antonio Scaccia

“Vannacci è un galantuomo che ha mantenuto la parola, restando nella Lega – ha esordito Scaccia – perché è grazie ai voti di Vannacci che la Lega ha eletto tre europarlamentari.”

“Caro Roberto di ringraziamo e colgo l’occasione per rappresentarti le doglianze dei più e ci servono delle rassicurazioni – ha aggiunto Scaccia – Tu hai detto che la Lega ha pregi e difetti, ma il sottoscritto e chi lo ha accompagnato questa sera, ha conosciuto solo i difetti della Lega e i personaggini di bassissimo livello, che non hanno risparmiato le umiliazioni alle persone per bene corrette, che hanno dato valore a questo simbolo in un momento in cui era in caduta libera.”

“Noi dobbiamo capire una cosa. Siamo con te e lo saremo sempre. Ma dobbiamo capire come dobbiamo comportarci quando ci sono realtà in cui le persone non si identificano nel partito della Lega.” Ha detto Scaccia, facendo un esempio concreto.

“Perché non possiamo far scappare coloro i quali voterebbero Lega solo per scrivere Vannacci, ma non voterebbero mai Lega per le umiliazioni e i soprusi che hanno subito, da quella gente che oggi sta al tuo fianco e non ha nulla a che vedere con il tuo perbenismo.” Ha aggiunto Scaccia rincarando la dose.

Con chi ce l’ha Scaccia quando ha parlato di personaggini? E quando parla di umiliazioni? Quando Scaccia afferma che molte persone non voterebbero più la lega per i soprusi ricevuti? Chi ha fatto i soprusi? Chi sono coloro che oggi sono vicini a Vannacci che non meriterebbero più il rispetto degli elettori?

I riferimenti di Antonio Scaccia non possono che essere riferiti al territorio di appartenenza. A chi sono rivolti dunque a qualche sottosegretario pontino? Forse. A qualche parlamentare frusinate? O a qualche assessore regionale? O qualche candidato delle scorse elezioni europee?

Ma eccolo il passaggio politicamente rilevante di Antonio Scaccia sul quale poi ha avuto anche il benestare di Vannacci.

“Se noi ci troviamo in una situazione in cui c’è un candidato che vuole candidarsi anche a Sindaco, nostro riferimento, che non vuole entrare nella Lega, o nel raggruppamento della Lega come dobbiamo comportarci?” Ha chiosato Antonio Scaccia.

Un passaggio rilevante per quello che sta accadendo a Frosinone. Antonio Scaccia è stato eletto in una lista civica vicino al parlamentare Nicola Ottaviani e da qualche mese è il riferimento forte del movimento di Vannacci su Frosinone e provincia.

Scaccia ha cavalcato il movimento di Vannacci, il quale con questa azione politica, ha creato una corrente interna alla Lega, calando una sorta di golden share all’interno del Carroccio.

Antonio Scaccia non ha nascosto le sue velleità a diventare sindaco di Frosinone e da tempo sta preparando il terreno. Da qui l’adesione al movimento di Vannacci, l’avvicinamento a quella parte di Fratelli d’Italia che vede in Fabio Tagliaferri il tessitore degli accordi elettorali, forti delle amicizie con le sorelle Meloni.

Allora la domanda di Antonio Scaccia non è peregrina e sembra proprio fatta apposta per avere il via libera a quello che è il suo progetto: ovvero scalzare Mastrangeli e proporsi con una lista quale candidato a sindaco, sorretto da Fratelli d’Italia e, giocoforza, dalla Lega.

Un disegno che sembra già delinearsi da alcune settimane, tra pranzi e cene, incontri e riunioni, senza avere intorno ne gli esponenti della Lega locale, quale per esempio Max Tagliaferri, ne Nicola Ottaviani, ne tantomeno il sindaco Mastrangeli, oramai da tutto il centrodestra considerato politicamente impresentabile.

La risposta di Vannacci

Vannacci non ha perso tempo nel rispondere ad Antonio Scaccia, replicando seduta stante alla domanda.

“A domanda precisa, risposta precisa – ha esordito Vannacci – e ci sono almeno quattro casistiche. La prima: questa persona entra come tesserato nell’ambito della Lega. La seconda: entra come indipendente nella Lega, senza prendere la tessera. La terza: il candidato fa una lista indipendente che supporta una determinato candidato. Quarta ipotesi: si presenta una lista indipendente che presenta un suo specifico candidato“.

“Ci sono queste ipotesi che vanno ragionate – ha aggiunto Vannacci – e dico che non è solamente un problema che riguarda la realtà locale.”

“Quello che conta è l’obiettivo da raggiungere. Se l’obiettivo è battere la sinistra non si può fare una lista separata che fa perdere contro la sinistra, quindi i panni sporchi ce li dobbiamo lavare in casa.” Ha chiosato Vannacci.

Un messaggio chiaro che può essere tradotto così: se avete problemi a Frosinone come da altre parti, trovate una quadratura, per poi presentare delle liste o una coalizione in grado di vincere le elezioni.

“Quindi questi ragionamenti vanno fatti sempre avendo chiaro quale è l’obiettivo da raggiungere. Queste quattro ipotesi dovranno poi essere declinate in base alle realtà locali che sono totalmente diverse l’una dall’altra” Ha detto Vannacci chiudendo il suo breve intervento.

Scaccia ha poi concluso affermando “Questa è la riposta che volevamo sentire e quindi dobbiamo andare avanti. La famiglia sta crescendo e tante persone per bene stanno aderendo. Cari amici non dobbiamo essere demoralizzati. Roberto Vannacci è uno di noi e con la sua umiltà ci porterà in alto“. Ha concluso Antonio Scaccia.

Con questo incontro, dunque, Scaccia ha avuto il via libera per tranquillizzare la sua base e per mettere in campo le prossime azioni. Lista Noi con Vannacci con la presentazione del candidato sindaco Antonio Scaccia, accordo elettorale con Fratelli d’Italia e Lega, come base di partenza.

E qualche lista civica “civetta” a sostegno, come è già stato fatto nelle precedenti elezioni. Sempre che Nicola Ottaviani sia d’accordo e sia pronto a farsi da parte.

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