Da oggi cambia il modo in cui possono essere installati e utilizzati gli autovelox sulle strade italiane, con le nuove regole introdotte. Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) dell’aprile 2024 entra ufficialmente in vigore, con l’obiettivo di portare maggiore trasparenza ed evitare abusi da parte degli enti locali nell’utilizzo dei dispositivi di rilevamento velocità.
Con il traffico previsto in aumento per l’estate, resta però aperta la questione dell’omologazione dei dispositivi, problema che rischia di complicare ulteriormente la situazione per automobilisti e amministrazioni.
Secondo il comunicato, il MIT finora ha tentato senza successo di equiparare l’approvazione dei dispositivi alla loro omologazione, un passaggio ritenuto essenziale anche dalla Corte di Cassazione.
L’assenza di una norma chiara al riguardo, sottolinea Federconsumatori, pesa fortemente e potrebbe causare annullamenti di multe e incertezza per milioni di cittadini.
Le novità introdotte puntano a rendere l’uso degli autovelox più equo e regolare. La prima novità riguarda la necessità dell’approvazione preventiva da parte del Prefetto per la scelta dei tratti stradali in cui installare gli autovelox, consentendo un controllo più stringente sull’effettiva funzione di sicurezza di questi strumenti.
Tutti i dispositivi dovranno essere non solo approvati, ma anche omologati: in caso contrario, le sanzioni sono a rischio nullità e i dispositivi dovranno essere disattivati.
Vengono inoltre stabilite distanze minime tra autovelox per evitare installazioni troppo ravvicinate: almeno 4 km in autostrada, 500 metri sulle strade urbane di quartiere.
Tra il cartello che segnala il limite di velocità e l’autovelox dovrà esserci almeno 1 km fuori dai centri abitati, 200 metri sulle strade di scorrimento urbane e 75 metri sulle altre strade.
Gli autovelox potranno essere installati solo in punti dove il limite di velocità non sia inferiore rispetto a quanto previsto dal Codice della Strada e dove sia documentata un’elevata incidentalità dovuta all’eccesso di velocità.
Federconsumatori accoglie con favore le modifiche ma sottolinea che “siamo ancora sommersi dalle segnalazioni dei cittadini che vogliono contestare le multe comminate attraverso dispositivi non omologati”.
L’associazione chiede chiarezza definitiva dal MIT sull’omologazione invita i cittadini a segnalare situazioni anomale e rivolgersi agli sportelli Federconsumatori in caso di sanzioni sospette.
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