Il comunicato diffuso dalla Direzione Generale della ASL di Frosinone in merito alle criticità del reparto di emodinamica h24 dell’ospedale “Fabrizio Spaziani” non ha placato le preoccupazioni. A sollevare il tema, questa volta, sono i Socialisti, che in una nota ufficiale denunciano “una situazione di precarietà davvero allarmante”.
Pur riconoscendo le difficoltà in cui si trova il direttore generale Arturo Cavaliere, insediatosi da poco, il partito socialista mette nero su bianco le sue perplessità. A preoccupare non è solo l’annunciato termine dell’incarico del dott. Di Ruzza – direttore della UOC Cardiologia UTIC Emodinamica – previsto per il 15 settembre 2025, ma un quadro sanitario già segnato da profonde ferite.
“La cardiologia ed emodinamica – scrivono dal PSI Massimo Calicchia e Gianfranco Schietroma – rappresentano solo l’ultima spia di un sistema in sofferenza. Basti pensare che l’ospedale Spaziani non ha più nemmeno una normale UOC di Ortopedia”.
Una mancanza non da poco, ricordano i Socialisti, considerando che ortopedia è parte integrante dei requisiti per essere classificati come DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di primo o secondo livello. “Secondo la definizione stessa di DEA – sottolineano i socialisti – devono essere garantiti interventi diagnostico-terapeutici in medicina generale, chirurgia, ortopedia e cardiologia con UTIC. Senza ortopedia, il nosocomio di Frosinone non può nemmeno essere considerato di primo livello”.

Una fotografia sconfortante che si completa con ulteriori criticità. I reparti di Malattie Infettive e Urologia, spiegano, sono a rischio: il primo minacciato di chiusura, il secondo già oggetto di un pesante ridimensionamento. A questo si aggiungono le difficoltà croniche dei Pronto Soccorso, “nonostante il lodevole impegno di medici e infermieri”.
Ma il punto politico resta il disegno, “ormai inarrestabile”, di un ridimensionamento della sanità pubblica in provincia di Frosinone. “Una tendenza che non nasce oggi, ma che oggi più che mai trova terreno fertile, anche per l’assenza di una reale volontà politica di invertirla”.
Non aiutano nemmeno, concludono i Socialisti, le voci insistenti che vedrebbero il direttore Cavaliere pronto a un nuovo incarico, forse alla ASL di Tor Vergata, a soli tre mesi dal suo arrivo a Frosinone. “Un’ulteriore incertezza che non fa che aumentare la nostra preoccupazione. Serve un segnale politico forte e chiaro. Al momento, però, non lo vediamo”.
