In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, la comunità di Torvaianica ha lanciato un messaggio forte e corale: “Nessun essere umano è illegale”. Un flash mob emozionante e partecipato ha trasformato lo spazio urbano in un luogo di memoria, ascolto e solidarietà.
A promuovere l’iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, è stata l’associazione Spirit Romanesc Onlus, da anni impegnata nella promozione della cultura dell’accoglienza e dell’inclusione sul territorio. L’evento ha visto la partecipazione di cittadini, attivisti, rifugiati e rappresentanti delle istituzioni locali.

Tra i momenti più toccanti, la lettura collettiva di messaggi sulla pace, sulla giustizia e sulla dignità umana. Al centro, le parole della giovane Naomi Hondrea:
“L’umanità non ha confini”.
Un messaggio che ha risuonato con forza, ricordando che i confini non sono solo fisici, ma anche sociali, culturali e politici. “Il confine racconta chi cammina, chi cade, chi resta sospeso. Ma racconta anche chi resiste, chi accoglie, chi non si arrende”, è stato detto.
Durante l’iniziativa, è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di chi è costretto a fuggire da guerre, persecuzioni, fame e disastri ambientali. Una pausa carica di significato, dedicata a chi ha perso tutto tranne la speranza.
È stato chiesto ai presenti di non dimenticare le crisi in corso: dalla Palestina all’Ucraina, dalla Siria allo Yemen, dall’Iran ai territori devastati dal cambiamento climatico. “La pace – è stato ribadito – non è solo assenza di guerra: è giustizia, dignità, accoglienza. È scegliere ogni giorno di non voltarsi dall’altra parte”.
Importante anche la presenza della consigliera comunale Eleonora Napolitano, che ha voluto ringraziare pubblicamente i ragazzi rifugiati ospiti nei pressi del Belvedere per il loro contributo alla giornata.
L’evento si è chiuso con un messaggio semplice ma universale:
“Una sola voce, un’unica comunità.”
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