Il Consiglio comunale straordinario di Terracina, richiesto dai gruppi consiliari del Partito Democratico e di Progetto Terracina, si è concentrato sugli sviluppi giudiziari che coinvolgono Super Eco S.r.l., una delle società partecipanti alla gara per l’affidamento del servizio rifiuti e che tecnicamente si sarebbe aggiudicata la gara da 92 milioni di euro.
Ma adesso scoppia la grana delle anomalie delle offerte evidenziate dalla Stazione Unica Appaltante di Frosinone che ha gestito la procedura di gara.
Anomalie nell’offerta tecnica ed economica, riscontrate solo ora, dopo l’intervento della DDA di Napoli che ha chiesto l’arresto per l’amministratore della Super Eco e per suo padre?
La notizia è balzata fuori durante il consiglio comunale di Terracina, quando l’assessore Casabona ha illustrato la relazione fatta dal SUA di Frosinone proprio riguardo l’appalto Super Eco.

Durante la seduta, la relazione tecnica della Stazione Unica Appaltante (SUA) di Frosinone, attualmente responsabile della procedura, illustrata in aula, ha evidenziato anomalie riscontrate nelle offerte tecniche ed economiche sia della prima che della seconda classificata in graduatoria.
Dalla relazione della SUA emerge che è “in corso un subprocedimento di verifica delle anomalie riscontrate nelle offerte tecnica ed economica presentate sia dalla prima che dalla seconda ditta in graduatoria“.
A diversi mesi dall’aggiudicazione della gara e qualche dubbio allora diventa legittimo.
Ad incalzare l’amministrazione di centro destra, il Partito Democratico e Progetto Terracina che hanno contestato il comportamento dell’Amministrazione comunale, accusata di non aver dato risposte concrete né assunto posizioni chiare su come affrontare i problemi emersi.
“Le nostre preoccupazioni non si limitano alle indagini giudiziarie che riguardano i titolari della società risultata prima in graduatoria, come qualcuno dai banchi della maggioranza ha cercato di far intendere“, si legge nella nota.
L’attenzione dei gruppi di opposizione è puntata sul perché, a oggi, il Comune non abbia ancora proceduto all’affidamento del servizio.
In particolare, gli esponenti dell’opposizione, sottolineano la mancata motivazione ufficiale e criticano la gestione complessiva della gara, sia per i dettagli tecnici che politici. “Abbiamo posto domande chiare, con serietà e spirito costruttivo, ma sono state ignorate“, ribadiscono.
Per PD e Progetto Terracina, questa fase dovrebbe essere gestita con rapidità e trasparenza, anche alla luce delle indicazioni dell’ANAC, secondo cui le proroghe degli appalti non possono superare i due anni dalla scadenza del contratto. “Le proroghe non possono superare i due anni dalla scadenza del contratto, poiché ciò comporta un grave danno alla concorrenza e alla spesa pubblica“, ricordano.
La situazione attuale, con un servizio prorogato e affidato a un gestore che potrebbe non essere incentivato a garantire qualità e investimenti, soprattutto nel pieno della stagione estiva, preoccupa i consiglieri.
“Il nostro impegno è e resta uno solo: la tutela dell’interesse collettivo, attraverso il rispetto della legalità, la trasparenza amministrativa e una gestione efficace dei servizi pubblici“, concludono i gruppi consiliari.
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