Un evento per presentare la Consulta della legalità organizzato dal Comune di Pomezia, ma – secondo le opposizioni – quella consulta non esiste ancora. È questa la dura denuncia dei gruppi consiliari del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle, che in una nota congiunta accusano la sindaca e la maggioranza di aver messo in piedi una “scatola vuota” per cercare di coprire ritardi e mancanza di iniziativa politica.
Durante l’ultimo consiglio comunale, spiegano i consiglieri, è stata ribadita la necessità di riattivare la Commissione o Consulta antimafia, ferma ormai dal 2023. La risposta da parte della sindaca non si è fatta attendere, ma – riferiscono le opposizioni – è stata tutt’altro che costruttiva: “L’unica reazione è stata accusare le opposizioni di essere strumentali e rivolgere alla capogruppo del PD l’epiteto di avvoltoio politico”.
Una Consulta solo annunciata
Secondo i consiglieri del PD e del M5S, l’iniziativa annunciata dalla Sindaca subito dopo il Consiglio comunale sarebbe solo una mossa di facciata, priva di contenuti concreti.
“Appena finito il Consiglio – scrivono – la Sindaca si è affrettata ad organizzare un evento in pompa magna per presentare una Consulta che, nei fatti, non esiste ancora. Un’iniziativa costruita in fretta e furia per tranquillizzare qualche membro della maggioranza e mascherare l’immobilismo dell’Amministrazione”.
“La legalità non può essere uno slogan”
La critica principale delle opposizioni è rivolta al metodo e alla sostanza: la legalità non può essere solo una bandiera da sventolare, ma va difesa con strumenti veri e percorsi partecipati.
“Siamo di fronte all’ennesimo caso di politica di facciata – denunciano – che svilisce un tema centrale come quello della legalità. La lotta alle mafie merita serietà, trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza, non eventi vetrina costruiti per coprire il vuoto politico e amministrativo”.
L’impegno delle opposizioni
PD e M5S assicurano che il loro impegno proseguirà “per costruire strumenti reali ed efficaci a tutela della legalità”, ma sottolineano che senza una vera volontà politica da parte della maggioranza, ogni iniziativa rischia di rimanere solo fumo negli occhi.
“Pomezia sta toccando uno dei punti più bassi della sua storia amministrativa – concludono – e questo è il risultato dell’inconsistenza politica di una maggioranza che non riesce più neppure a fingere di governare con credibilità