La recente aggressione a due medici del Pronto Soccorso di Cassino riporta drammaticamente al centro dell’attenzione le criticità strutturali e organizzative che affliggono il presidio sanitario. A denunciare una situazione ormai insostenibile è la segretaria provinciale dell’UGL Salute Frosinone, Rosa Roccatani, che parla di condizioni di lavoro inaccettabili per tutto il personale, infermieri e OSS in primis.
“Fare il proprio mestiere è ormai diventato impossibile – dichiara Roccatani – il livello di stress e di sovraccarico è tale da mettere a rischio la sicurezza di operatori e pazienti”.
Personale insufficiente e sovraccarico, lavori in corso a singhiozzo
Le segnalazioni che arrivano al sindacato parlano chiaro: turni massacranti, spazi inadeguati a causa dei lavori PNRR per “Ospedali sicuri e sostenibili”, e responsabilità extra che finiscono per ricadere su un organico già ridotto all’osso. I lavori, avviati con ritardo e ancora in corso a rilento, stanno generando disagi continui sia per l’utenza che per i lavoratori.
Durante i turni notturni, ad esempio, gli infermieri si trovano a svolgere numerose mansioni che includono registrazione pazienti, prelievi, ECG, somministrazione di mezzi di contrasto, supporto all’ambulatorio codici minori. Una mole di lavoro difficilmente sostenibile, soprattutto in carenza di personale dedicato.
OSS sotto pressione e pazienti in promiscuità
Non va meglio al personale OSS, impegnato in trasporti interni, ritiro campioni, gestione farmaci e assistenza ai pazienti. Una condizione aggravata dalla promiscuità degli ambienti: da settimane i pazienti vengono accolti in un’unica stanza, con due medici e nessuna garanzia di privacy. Le attese infinite alimentano la frustrazione degli utenti, aumentando anche il rischio di aggressioni fisiche e verbali, come dimostrato dai recenti fatti di cronaca.
Rischio clinico elevato e salute mentale a rischio
Il sovraccarico di mansioni, la carenza di spazi e strumenti adeguati, e la pressione costante generano un rischio clinico elevato e mettono a dura prova il benessere psicofisico degli operatori.
“Serve un intervento urgente della ASL – incalza Roccatani – per garantire spazi adeguati, sicurezza e rispetto dei protocolli. È inaccettabile che i lavoratori siano lasciati soli in un clima di emergenza permanente”.
Le richieste del sindacato: più personale, spazi separati, sicurezza
L’UGL Salute chiede:
- Adeguamento immediato dell’organico di infermieri e OSS rispetto ai reali carichi di lavoro;
- Esclusione del personale sanitario da attività extra-cliniche, per consentire concentrazione e sicurezza nell’assistenza;
- Spazi separati per i pazienti in attesa di ricovero, con personale dedicato;
- Presidi di sicurezza contro le aggressioni, sia fisiche che verbali;
- Rispetto della privacy e dei protocolli sanitari anche durante i lavori in corso