Il contributo da 14 milioni di euro a fondo perduto stanziato dalla Regione Lazio in favore della SAF, la società pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti nella provincia di Frosinone, accende i riflettori sull’intero sistema delle partecipate pubbliche, sollevando perplessità non solo contabili ma anche etiche e politiche.
A farsi sentire è la Federazione Provinciale di Azione, che definisce la vicenda una prima volta straordinaria e preoccupante: mai prima d’ora la Regione aveva trasferito risorse a una società per azioni interamente posseduta da enti pubblici di una sola provincia, attingendo al bilancio regionale alimentato anche dalle addizionali IRPEF di tutti i cittadini del Lazio.
“È legittimo che ora tutte le partecipate chiedano sostegno economico? E i cittadini delle altre province, che vedono usare risorse pubbliche non per opere d’interesse generale ma per ripianare debiti locali, che ruolo hanno in tutto questo?” si chiede Azione.

Azione: “Subito commissariamento di APEF e Agenzia Formazione”
Secondo il partito guidato a livello nazionale da Carlo Calenda, la questione va affrontata con decisioni politiche chiare, e non lasciata nel limbo delle promesse e dei dibattiti inconcludenti.
La proposta avanzata da Azione Frosinone è netta:
- Chiudere immediatamente le partecipate dell’Amministrazione Provinciale, ovvero APEF e Agenzia di Formazione;
- Commissariarle senza ulteriori rinvii;
- Riportare all’interno della Provincia le funzioni e il personale con titoli giuridici validi;
- Per gli altri lavoratori, attivare un percorso concorsuale mirato che garantisca trasparenza, merito e legalità.
“Restituire dignità alla politica”
Il partito sottolinea come il mondo delle partecipate sia spesso opaco, con bilanci in sofferenza, assunzioni poco trasparenti e obiettivi snaturati rispetto alle missioni originarie. “È un universo parallelo”, afferma la nota, “che alimenta sfiducia nella cosa pubblica e senso di impunità diffusa”.
“La Ciociaria non può essere solo sagre e processioni. Serve una politica che torni a rappresentare con credibilità e responsabilità i cittadini, non a gestire poltrone e apparati. Questo è il tempo delle scelte”, conclude la Federazione Provinciale di Azione.