Si è svolta nella mattina di sabato 24 maggio a Piedimonte San Germano la cerimonia per l’81º anniversario della liberazione della città, un’iniziativa che ha rafforzato il valore collettivo della memoria storica. All’evento hanno preso parte sia numerose autorità civili e militari che una nutrita delegazione di giovani provenienti dalla Polonia, in segno di riconoscimento del legame che unisce i due Paesi.
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini, ha portato il saluto istituzionale a nome della Provincia e del Presidente Luca Di Stefano. Rivolgendosi ai presenti, Quadrini ha rimarcato il ruolo fondamentale del ricordo come base della coscienza democratica e della convivenza pacifica tra popoli. Nel suo intervento ha dichiarato: “Porto con emozione il saluto del Presidente della Provincia di Frosinone, Di Stefano. Un ringraziamento sentito va al sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinando, e a tutta l’amministrazione comunale per l’impegno che, anno dopo anno, continua a dimostrare nella custodia della memoria storica di questo territorio. Un ringraziamento ai presidenti delle associazioni, Linea Gustav, Damiano Parravano e DMO Terra Dei Cammini, Alfonso Testa, per il magnifico lavoro di promozione e promulgazione del vero significato della memoria.”
La presenza dei ragazzi polacchi ha dato un forte valore simbolico all’evento, ricordando il sacrificio del II Corpo d’Armata polacco nella liberazione di Piedimonte San Germano. “La loro partecipazione – ha aggiunto il Presidente Quadrini – dà ancora più valore a questa giornata, ricordandoci che la pace e la libertà sono il frutto di un sacrificio condiviso e di un legame che supera i confini nazionali.”

Il sindaco Gioacchino Ferdinadi ha commentato: “L’evento commemorativo Guerra & Pace ha sempre rappresentato per noi un’occasione preziosa per riflettere sul passato della nostra Città: un tempo segnato da distruzione, dolore e, soprattutto, speranza.”
La cerimonia dell’anniversario della liberazione a Piedimonte San Germano ha rappresentato quindi un’occasione di riflessione e riconoscimento, non solo verso la storia locale ma anche verso i legami internazionali costruiti sul valore della memoria e del dialogo tra le generazioni.
Segui le altre notizie su Frosinone e Provincia