Ancora un episodio di violenza e aggressioni al pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove nella notte di Ferragosto un’infermiera e un operatore socio-sanitario sarebbero stati aggrediti a pugni dai familiari di un paziente in attesa.
Un fatto che riaccende i riflettori su una problematica purtroppo ricorrente: le aggressioni al personale sanitario, costretto a lavorare in condizioni di forte pressione, carenza di organico e spazi ridotti a causa dei lavori di adeguamento strutturale in corso.

L’appello dell’UGL Salute
Il sindacato sottolinea come la situazione stia diventando insostenibile: troppi episodi di violenza, sovraffollamento, carenza di posti letto e conseguente esasperazione dei pazienti.
«Il rischio clinico aumenta esponenzialmente – denuncia la UGL Salute – e il personale è costretto a operare in condizioni di stress fisico e psicologico estremo».
Da qui la richiesta alla Regione Lazio di incrementare i posti letto nei reparti specialistici, alleggerendo la pressione sui pronto soccorso, e alla Direzione aziendale di attivare:
- censimento del personale sanitario spesso impiegato fuori ruolo;
- misure di sicurezza immediate;
- supporto psicologico a infermieri, medici, oss e tecnici sanitari, a rischio burnout.

La posizione della UIL FPL
Sulla stessa linea la UIL FPL di Frosinone, che torna a chiedere con forza:
- presidio fisso di polizia all’interno del pronto soccorso di Cassino;
- sistemi di videosorveglianza realmente efficaci;
- una presa di posizione chiara delle istituzioni.
«Il pronto soccorso di Cassino continua a essere un presidio senza alcuna protezione reale – dichiarano il Segretario Generale Maurizio Palombi e il Segretario Provinciale Pierluigi Quagliozzi –È inaccettabile che i lavoratori della sanità, già sotto organico e sotto pressione, rischino la propria incolumità mentre garantiscono assistenza. La sicurezza non è un optional, è un diritto».
Il sindacato avverte che, se non arriveranno risposte, sarà pronto ad azioni legali a tutela dei lavoratori.
Aggressioni nei pronto soccorso: un fenomeno in crescita
Secondo gli ultimi dati Inail, in Italia si registrano ogni anno migliaia di episodi di violenza contro il personale sanitario, con una concentrazione particolare nei pronto soccorso. Le aggressioni, sia fisiche che verbali, derivano spesso da sovraffollamento, lunghe attese e carenze organizzative. Le sigle sindacali chiedono da tempo:
- più vigilanza e presidi di polizia;
- campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini;
- un rafforzamento degli organici e dei posti letto.