Il Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina interviene con forza sulla vicenda dell’appalto rifiuti Terracina da 93 milioni di euro, finito sotto i riflettori della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e delle Procure di Frosinone e Cassino.
L’inchiesta riguarda la possibile aggiudicazione del servizio alla società Super Eco srl, i cui vertici sono accusati di “concorso esterno in associazione mafiosa” con presunti legami con il clan dei Casalesi e con Cosa Nostra.
Un appalto ancora non affidato, anche per via delle note arrivate al comune di Terracina, dopo ben sette mesi dalla graduatoria effettuata dalla SUA, che hanno evidenziato anomalie procedurali.
Secondo Legambiente, l’appalto gestito dalla Stazione Unica Appaltante di Frosinone — anch’essa oggetto di indagine — presenta “opacità” e rischi elevati, sia per la sua entità economica sia per la difficoltà di monitoraggio e controllo.
Precedenti e criticità
Non è la prima volta che la gestione rifiuti a Terracina finisce al centro di inchieste giudiziarie. Dal fallimento della Terracina Ambiente nel 2011 alla controversa aggiudicazione del 2013 alla Servizi Industriali, la città ha già conosciuto vicende giudiziarie concluse senza condanne, ma spesso prescritte o chiuse per motivi procedurali.
Negli ultimi anni, Legambiente ha più volte segnalato criticità nell’impostazione del nuovo appalto, attualmente affidato al raggruppamento De Vizia/Urbaser SpA, senza ottenere ascolto.
Dati allarmanti e contesto provinciale
Nel rapporto Ecomafie 2025, il Lazio è al quinto posto in Italia per reati ambientali, con la provincia di Latina tra le aree più a rischio. Nel ciclo dei rifiuti, Terracina mostra dati negativi: raccolta differenziata in calo e assenza di risultati nei parametri “Plastic Free” e “Rifiuti Free”, mentre altri comuni limitrofi registrano performance virtuose.
Le richieste di Legambiente
Anna Giannetti, presidente del Circolo Legambiente Terracina e consigliere nazionale dell’associazione, invita l’amministrazione comunale a sospendere qualsiasi aggiudicazione fino alla conclusione delle indagini:
“L’appalto rifiuti deve essere vagliato con attenzione per evitare ripercussioni su una città già segnata da inchieste e commissariamenti. Vigileremo con tutti i nostri mezzi per impedire infiltrazioni criminali.”
Legambiente appoggia la richiesta dell’opposizione consiliare di valutare l’annullamento in autotutela e di procedere a verifiche tecniche e legali approfondite circa l’appalto dei rifiuti del comune di Terracina.