La revoca dell’incarico fiduciario decisa dal sindaco di Cori, Mauro De Lillis, dopo i fatti che hanno coinvolto il tecnico Fabio Ciolli, trova il plauso delle minoranze consiliari. I consiglieri Germana Silvi, Aristide Proietti ed Evaristo Silvi hanno espresso “soddisfazione” per l’atto, definendolo “dovuto”, ma allo stesso tempo denunciano gravi criticità nel metodo delle nomine e nella gestione delle questioni urbanistiche.

Secondo l’opposizione, la decisione del sindaco sarebbe arrivata solo dopo la loro richiesta formale di procedere alla revoca immediata, successiva a un annuncio apparso sui social. “Se non avessimo portato la vicenda all’attenzione dei cittadini, tutto sarebbe passato sotto silenzio”, sottolineano i consiglieri.

Le minoranze contestano inoltre la scelta iniziale del sindaco, definendola “consapevole” e non frutto di una scarsa informazione, dal momento che il geometra in questione sarebbe noto negli ambienti politici locali e sospeso dall’albo professionale da tempo.
Insomma il caso della revoca dell’incarico fiduciario per le minoranze che siedono in consiglio comunale rappresenta, per come si è delineato, una sorta di autogol da parte dell’amministrazione comunale.

Ombre su assunzioni e gestione urbanistica
Il comunicato dei consiglieri punta l’attenzione anche su altre questioni:
- Assunzioni pilotate: secondo l’opposizione, l’amministrazione continuerebbe a privilegiare “vicinanze” politiche nelle graduatorie dei concorsi e nelle nomine di staff.
- Urbanistica: restano aperti i nodi sugli abusi edilizi eccellenti, i condoni e la gestione del Borgo Protetto.
- Trasparenza: dubbi sul contratto e sui compiti assegnati al tecnico fiduciario revocato, che avrebbe avuto anche funzioni di coordinamento in ambito tecnico-urbanistico.
I consiglieri richiamano infine la posizione della presidente del consiglio comunale, coinvolta indirettamente in una vicenda di abuso edilizio totale con confisca disposta dalla magistratura.
“Quando un’amministrazione arriva a sostenere queste posizioni – scrivono i consiglieri – è debole e incapace di opporsi a pretese personali, perché priva di solidi valori etici”.