Una indagine che rischia di provocare un terremoto a Frosinone e provincia, quella sulla quale sta lavorando la Procura di Cassino e che vede tra gli indagati Fabio De Angelis presidente della S.A.F. e dell’APEF.
Proprio due giorni fa De Angelis, a Frosinone aveva accolto l’assessore la bilancio della regione Lazio, Righini, per rendere noto il contributo a fondo perduto che la Regione ha deliberato proprio verso la SAF e i comuni della Ciociaria per i problemi legati ai conguagli delle tariffe dei rifiuti.
Nel corso dell’assemblea dei soci, aveva dato anche lettura del bilancio della S.A.F. passato solo con la presenza di 41 comuni di 92.
Oggi la notizia che il suo nome compare tra gli indagati, insieme ad un consigliere provinciale ed un altro dirigente di una struttura di formazione, un avvocato e diverse altre persone, proprio per le assunzioni transitate tramite APEF.

Un giro di assunzioni di persone, indagate anche loro a vario titolo, che assunte per svolgere una mansione, sarebbero state dirottate ad altri incarichi, che avevano a che fare con la politica.
La Procura di Cassino da tempo ha attenzionato proprio situazioni di questo genere, tanto da mettere in piedi una indagine che potrebbe avere risvolti importanti, tanto da scuotere Palazzo Iacobucci.
Sempre la Procura di Cassino, infatti, ha sequestrato giovedì scorso tutti i documenti di gare svolta dalla SUA (stazione unica appaltante) della Provincia di Frosinone, nel settore dei rifiuti con particolare attenzione alla vicenda legata alla Super Eco di Cassino.
Al momento Fabio De Angelis risulta indagato ai sensi degli articoli 110, 81 cpv e 640 commi 1 e 2. In sostanza i reati addebitati a De Angelis riguarderebbero il concorso di persone nel reato continuato e la truffa.
Con lui altri professionisti, dirigenti apicali di società di formazione, un consigliere provinciale.
Tutto ruoterebbe intorno alle assunzioni di persone, avvenute tramite APEF, per svolgere un tipo di mansione e invece poi distaccate a supporto delle segreterie politiche della Provincia.
Per la magistratura di Cassino il reato sarebbe stato esercitato in concorso e si ipotizza la truffa relativamente anche ai contributi emessi dalla Provincia nei confronti di Apef, per pagare del personale che, invece di effettuare il lavoro per cui era stata assunta, veniva distaccata nelle segreterie politiche di Palazzo Iacobucci.
I fatti contestati a Fabio De Angelis riguarderebbero il periodo temporale dal gennaio 2023 al febbraio del 2024. Proprio in questi giorni, anzi potremmo dire in queste ore, tutti gli indagati a vario titolo sono stati convocati dal Tribunale di Cassino per essere sottoposti agli interrogatori di garanzia, che saranno tenuti dal GIP Claudio Marcopido.
Seppur definita nei capi d’imputazione, l’indagine è nella fase degli interrogatori di garanzia, atto necessario previsto dall’ordinamento, nel quale il Gip dovrà confermare o derubricare le richieste delle misure proposte e avanzate dai PM, sulla base delle risposte dei singoli indagati.
Successivamente, sarà un eventuale processo a stabilire ed accertare le responsabilità o meno, dei protagonisti di questa vicenda.