Dopo le dichiarazioni dei consiglieri Proietti, e Silvi, è intervenuto l’ex sindaco di Cori, l’avv. Tommaso Conti che in un post social ha attacco i consiglieri comunali di opposizione affermando che non gli “farei amministrare nemmeno la bocciofila” dicendo che il debito riconosciuto come fuori bilancio, era del 2019 e non aveva nulla a che fare con la sua passata amministrazione.
Gli ha risposto però Dario D’Arcangelis, del Movimento di Cittadini di Cori, che ha sollevato degli interrogativi, per altro legittimi.
“Il già sindaco Tommaso Conti ha dichiarato che lui il debito non lo ha mai riconosciuto. Nel 2019 l’attuale sindaco con un accordo transattivo a saldo e stralcio lo riconosce. Questo debito c’era o non c’era? L’attuale sindaco non era l’assessore al bilancio? Ha ragione Conti o De Lillis? Come fanno i cittadini a sapere se era dovuto o meno questo fantomatico debito? ”
Ha affermato D’Arcangelis che, obiettivamente fa emergere una questione. Se il debito fuori bilancio con la CSN viene riconosciuto nel 2019, significa che era già esistente negli anni precedenti, ovvero già dalla amministrazione Conti.
“Non è un diritto visto che se ne faranno carico? Perché nel 2018 in assenza del tecnico con ratifica del sindaco, un semplice dipendente azzerava 400.000 euro di sanzioni alla CNS confermate nel 2017 nei provvedimenti di liquidazione dall’amministrazione Conti?” Ha aggiunto D’Arcangelis che ha incalzato ancora l’ex amministratore e gli attuali del comune di Cori
“Perché i 22.000 Euro di lavori nel mattatoio (Amministrazione Conti) sono lievitati a circa 50.000? Come già avvenuto in altra circostanza qualcuno mi risponderà che “sbaglio, come sempre “, non fa nulla. Sindaco, assessora al bilancio siate trasparenti e spiegatelo alla gente.” Ha aggiunto D’Arcangelis
“Anche se non siamo “bravi” come voi, quattro Conti li sappiamo fare. C’è chi pensa che ad alcune persone non gli farebbe amministrare neanche la bocciofila mentre voi si state amministrando questo Paese come la bocciofila.” Ha affermato Dario D’Arcangelis chiamando in causa gli ex amministratori.

A rispondere questa volta l’ex sindaco Conti che invece, nonostante i non ricordo, ammette che i debiti forse c’erano. Queste le dichiarazioni di Tommaso Conti
“Chiariamo: premesso che io non ho mai visto le carte relative a questo debito e non so a cosa facciano riferimento, quindi faccio fatica a dire, peraltro adesso ad otto anni di distanza da quando ho finito di fare il Sindaco, se fossero dovute o no.” Ma su un debito fuori bilancio così importante pare però difficile che un sindaco non se ne ricordi, però tutto è possibile.
“La valutazione probabilmente è stata fatta dagli uffici nel 2019 e loro avranno valutato che i debiti fossero dovuti. D’altronde per un principio di continuità amministrativa se il debito matura nel 2017 e non è ancora stato pagato lo pagherà l’amministrazione che subentra, mi pare logico e normale.” Aggiunge Conti.
“Il solo dubbio che mi è venuto è sull’ isola ecologica, che costituisce solo una piccola parte di questo debito, e che nel corso della mia amministrazione non avevamo mai voluto riconoscere, in quanto il terreno su cui è stata realizzata era di proprietà comunale. La questione delle sanzioni di cui si parla nel post non la ricordo, nel senso che ricordo che avevamo fatto sanzioni per inadempimenti, ma non ricordo per che cosa e a quanto ammontassero.” Prosegue Conti.
“Non ricordo neppure quella dei lavori nel mattatoio, per cui non sono in grado di rispondere. L’ unica cosa certa che ricordo è che CNS giocava con i numeri, e che una volta si presentò al Comune con una schiera di avvocati, ragionieri e tecnici dicendo di vantare un credito per rivalutazione contrattuale di €. 900.000 e io gli dissi che erano folli e si sarebbero potuti risparmiare il viaggio e quella pletora di avvocati perché non glieli avremmo mai dati quei soldi. Infatti si fece un lungo giudizio in cui alla fine 900.000 euro sono diventati mi pare 160.000. Altro non ricordo.” Insomma ricordo e non ricordo, fatto sta che i debiti ci sono eccome.
Ma D’arcangelis ha incalzato ancora gli amministratori “Cosa dicono il sindaco (assessore al bilancio giunta Conti) e l’attuale Assessora al bilancio? I consiglieri di maggioranza hanno approfondito e verificato prima di approvare un debito fuori bilancio? Perché i circa 400.000 euro di sanzione confermata nei provvedimenti di liquidazione nel 2017(giunta Conti) venivano annullate nel 2018 da De Lillis? Fino a quando le cose restano nei giochi di palazzo i cittadini non sanno e continuano a subire ma se si riesce a riportare un pò di legalità sarebbe un guadagno per tutte le persone oneste.”
Tirati in ballo il Sindaco Mauro De Lillis e l’assessore al bilancio Simonetta Imperia, hanno replicato del sito istituzionale del Comune di Cori
“Sulla solita pagina Facebook dell’ “associazione culturale il Corace”, compaiono post, notizie fuorvianti sul debito fuori bilancio deliberato nell’ultimo Consiglio comunale. Per evitare distorsioni di notizie, si precisa quanto segue” E’ l’incipit del comunicato del sindaco e dell’assessore.
“Il debito fuori bilancio nei confronti di CNS ( per il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti) ammonta a 219 mila euro a fronte di un decreto ingiuntivo di circa 306 mila euro circa. Il debito riconosciuto è il risultato di un atto transattivo con CNS che vede un evidente diminuzione dell’importo iniziale con un abbattimento degli interessi da 124 mila euro del.D.I. a 41 mila euro riconosciuti nell’accordo attuale. Quindi l’Ente fa un accordo migliorativo rispetto all’importo ingiunto.” Affermano gli amministratori.
“I 219 mila euro comprendono: un importo residuo di un piano di rientro pari ad 98 mila euro circa (rate mancanti dal ripiano), 4 mila di extrapiano, 44.700 di lavori dell’ isola ecologica. Gli interessi moratori riconosciuti nella transazione ammontano a 41 mila euro (da 124 mila euro ingiunti nel decreto ). Agli importi va calcolata l’Iva. Quindi, l’importo totale da pagare è pari a 219 mila. Non si capisce da dove spuntano fuori i 500.000 indicati nel post di cui sopra.”
Affermano sindaco e assessore che ammettono, dunque, che i debiti c’erano e sono stati oggetto di transazione e facendo riferimento all’isola ecologica è ipotizzabile che risalissero a prima del 2019, anche se Sindaco e assessore non fanno riferimento alle date di maturazione dei debiti fuori bilancio.
“Tutte le cifre, i numeri che sono stati citati sono frutto pretestuoso di informazioni mistificatorie! Disinformare non è fare politica è altro.” Concludono Sindaco ed assessore.