Dal 27 giugno al 30 settembre 2025 a Pomezia sarà vietato utilizzare l’acqua potabile per scopi non domestici. A stabilirlo è l’Ordinanza Sindacale firmata dal Sindaco Veronica Felici, emessa a seguito della comunicazione di Acea Ato2 che ha segnalato un anormale abbassamento della pressione idrica, soprattutto nelle ore serali.
Allarme pressione idrica: le cause e le misure
Il gestore del servizio idrico ha fatto sapere che la criticità potrebbe essere legata alla riduzione degli apporti pluviometrici e ha avviato verifiche tecniche. Il Comune, dopo aver formalmente diffidato Acea Ato2, continua a monitorare la situazione, sollecitando interventi rapidi e risolutivi.
«Stiamo vigilando costantemente – dichiara il Sindaco Felici – sollecitando Acea a risalire quanto prima alla causa del problema, per porre fine a disagi che i cittadini stanno sopportando da settimane.»
Cosa prevede l’ordinanza
L’ordinanza vieta l’uso dell’acqua potabile per:
- irrigare giardini, orti o aree verdi private;
- riempire piscine, anche temporanee;
- lavare veicoli o cortili;
- qualunque uso ludico o non strettamente igienico-sanitario.
L’acqua potabile a Pomezia potrà essere utilizzata esclusivamente per usi domestici e per le attività regolarmente autorizzate. Sono esclusi dal divieto i servizi pubblici di igiene urbana e l’irrigazione di aree verdi pubbliche, purché effettuata in orario notturno, quando possibile.
“Serve responsabilità: l’acqua potabile è un bene prezioso”
Il sindaco invita tutti i cittadini a un uso virtuoso e consapevole della risorsa idrica:
«L’acqua è un bene prezioso, e preservarla è un dovere civico. La nostra comunità ha sempre dimostrato senso di responsabilità nei momenti critici. Oggi serve ancora più attenzione per evitare sprechi e affrontare insieme questa emergenza» – ha affermato Felici.
Il Comune assicura che continuerà a fare pressione su Acea Ato2 per ottenere una risoluzione definitiva del problema e ripristinare la normale erogazione del servizio.
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