Un corteo partecipato ha sfilato domenica sera lungo le sponde del lago di Nemi, organizzato dal Comitato per la protezione dei boschi dei Colli Albani. L’iniziativa, denominata “Lucciolata”, organizzata dal Comitato protezione Boschi dei Colli Albani, ha acceso l’attenzione sulle criticità ambientali che minacciano i laghi di Nemi e Albano così come le aree boschive circostanti.
Il percorso della manifestazione, circa 6 chilometri tra il Museo delle Navi e la Ex-Fiocina, è stato seguito a piedi anche lungo la ripida strada da Genzano al lago, divenuta nuovamente transitabile alle auto nonostante l’ordinanza di divieto ancora vigente per rischi legati a smottamenti. L’organizzazione sottolinea come molti residenti rispettosi del divieto siano stati costretti a rientrare a casa, ma il messaggio rivolto alle istituzioni rimane chiaro.
Nel comunicato si legge: “Ai comuni, all’Autorità di Bacino, ad ACEA, all’Ente Parco, alla Città Metropolitana, alla Regione e alla Comunità Montana deve arrivare forte il messaggio che la popolazione dei Castelli non è più disposta a tollerare l’iper-sfruttamento del territorio”.
La richiesta rivolta è quella della dichiarazione immediata di “stato di emergenza ambientale” per le falde idriche e lo stop a nuovi progetti a impatto ambientale, dai piani urbanistici ai nuovi prelievi idrici dal lago Albano, dal taglio degli alberi, all’inceneritore previsto a S.Palomba.
Le forze dell’ordine hanno assicurato una presenza massiccia già da ore prima della manifestazione. “Suggestive le luci blu, utili alla ‘Lucciolata’, di blindati della celere, jeep della polizia e dei carabinieri, auto in borghese, auto dei vigili. Con una battuta, peccato per la mancanza dei sommozzatori e delle pattuglie a cavallo impegnate a Villa Borghese, ma la prossima volta ci contiamo“.
Il corteo si è svolto in modo silenzioso, con brevi interventi amplificati e le luci delle torce elettriche portate dai partecipanti a segnalare l’obiettivo della manifestazione.
Nel testo si denuncia anche la mancata operatività dell’Autorità di Bacino per fermare l’espansione edilizia e il calo delle acque, in un contesto che vede piani abitativi per 15.000 nuovi residenti, progetti turistici e il patrimonio boschivo all’asta.
“Non ci fermeranno e continueremo a farci sentire presso tutte le sedi che riterremo opportune“, hanno detto gli organizzatori. Un nuovo appuntamento è fissato per martedì 9 settembre in via Ardeatina: “Promosso da decine di comitati locali che anche loro come noi non faranno mai un passo indietro“.
E’ possibile vedere il video della manifestazione al seguente link