Che succede ancora sulla Fassa e Bortolo? Che fine hanno fatto i sopralluoghi, le relazioni, le prese di posizione della regione, ma soprattutto che fine hanno fatto gli esposti presentati presso la procura della repubblica di Velletri?
Interrogativi che stanno emergendo dopo mesi dall’ultimo sopralluogo effettuato nello stabilimento di Artena.
A rilanciare la questione è Umberto Proietti il segretario del comitato No bruciatori Fassa.
“Il Comune di Artena, la Regione Lazio e le Procure ancora non ci fanno sapere nulla sui nostri esposti-diffide, di abuso edilizio in corso da parte della Fassa S.r.l., che ha iniziato a realizzare il progetto presentato il 9 agosto 2024, nonostante sia privo di Autorizzazione Impatto Ambientale e di Autorizzazione Urbanistica chiesti con la presentazione di modifica del progetto precedente.” Afferma Umberto Proietti.

“Questi esposti sono stati comunicati a tutti gli Enti preposti e a tutti i 42 Comuni coinvolti dall’inquinamento dei Bruciatori per fare calce che vorrebbe realizzare la Fassa S.r.l. ad Artena” Prosegue il segretario del comitato.
Tra gli atti sui quali punta l’indice il Comitato No bruciatori Fassa anche l’ultima lettera inviata dall’amministrazione comunale alla Regione Lazio, che secondo Proietti sa tanto di Ponzio Pilato.
“L’ultima lettera che ha fatto il Comune alla Regione Lazio dopo il sopralluogo rappresenta una vera indecenza. Un messaggio irresponsabile da Ponzio Pilato, che provoca danni ai sentimenti (e non solo) dei Cittadini. Colpa della legge che gli permette di giocare con l’omissione di Atti d’Ufficio“. Parole pesantissime da parte di Proietti all’indirizzo dell’amministrazione comunale e del sindaco Silvia Carocci.
Una lettera che di certo non ha dato soddisfazione all’enorme lavoro svolto dal comitato in termini di studio, esame e valutazione di un progetto che è chiaro a tutti ormai, sia impattante dal punto di vista ambientale e anche nocivo per la salute.
Basti solo pensare che per lavare le pietre calcaree al fine di realizzare la calce, lo stabilimento utilizzerà una quantità di acqua giornaliera che basterebbe alle esigenze di 2000 persone.
Lo sfogo di Proietti è uno sfogo di una comunità che si sente abbandonata dopo tanto lottare, anche da chi invece voleva schierarsi dallo loro parte.
Vogliamo credere che non sia così e che a breve si abbaino notizie sulle richieste avanzate dai comitati e delle risultanze dei sopralluoghi.
Intanto il Comitato No bruciatori Fassa ha organizzato per il prossimo 22 giugno, domenica, a Velletri una iniziativa che si terrà presso la Casa delle Culture alle ore 17,30, al quale parteciperanno esperti ambientali, sanitari ed economici, per rilanciare l’attenzione sugli impatti che il progetto di ampliamento dello stabilimento di Artena della Fassa porterà sui territori dei comuni limitrofi.
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