La buona notizia è che i lavori di ampliamento della Fassa Bortolo di Artena sono fermi. Quella meno buona è che non si hanno riscontri delle attività svolte dal comune, del sopralluogo del perito incaricato dal Tribunale, dalla Regione Lazio.
Anche dal palazzo comunale a domanda specifica ci è stato solamente risposto che c’è stato un incontro tra il perito e il consulente del Comune, ma del resto non si sa nulla.
L’unica certezza, al momento, è che i lavori presso lo stabilimento di Artena sono fermi. Uno stop oramai di diversi mesi, dopo che il Comitato No Bruciatori Fassa, ha deciso di presentare u eposto-diffida pubblicato sul sito della Regione Lazio.
All’inizio si diceva che la Fassa si era fermata spontaneamente. Ora invece, lo stop ai lavori, ormai datato tre mesi fa ha a che vedere proprio con quell’esposto.
I tempi delle Procure sono comunque noti, ovvero sei mesi, sempre che non venga richiesta una proroga e quindi entro ottobre al massimo si dovrebbe conoscere l’esito di questo esposto.

Se la Procura riterrà giustificate le motivazioni presentate dal Comitato, anche alla luce del sopralluogo e della relazione peritale.
Restano però altri due aspetti da chiarire, ovvero cosa intende fare l’amministrazione comunale di Artena. Intende non soffermarsi alla relazione tecnica e legale fatta fare da periti esterni e cosa intende fare la Regione Lazio viste anche le osservazioni presentate e le richieste di chiarimenti avanzate.
Di fatto la vicenda della Fassa Bortolo resta un tema importate sul territorio, sulla quale non bisogna abbassare la guardia.
I rischi per l’ambiente e per i cittadini dei Comuni
I dati resi noti da esperti qualificati sui possibili danni ambientali, il depauperamento delle fonti, l’inquinamento da polveri sottili, il concentramento di smog e pm10 per l’elevato transito di autoarticolati che si dovrebbe sviluppare nella zona, sono abbastanza noti.
Dal punto di vista ambientale però i cittadini si sono mossi e sono state installate anche delle centraline per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico.
Sarà utile, quindi, poter confrontare questi dati, con le rilevazioni di Arpa Lazio ed anzi bene farebbe l’amministrazione comunale a chiedere ad Arpa Lazio di piazzare delle centraline anche in prossimità dello stabilimento per conoscere i livelli di inquinamento e di emissioni attuali.
Lo stop momentaneo dei lavori alla Fassa di Artena, come testimoniano le foto che laspunta.it pubblica, non devono far cantare vittoria, visto che ad oggi non si conosce nulla degli iter che sono stati messi in piedi, neanche dell’estio della variante presentata in regione.
Motivo di più questo per tenere alta l’attenzione, soprattutto ora che si avvicina l’estate, dove troppo spesso purtroppo, vengono prese decisioni che resta poi difficile contrastare.
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