Oggi pomeriggio si riunirà il consiglio comunale di Frosinone che tra i vari punti all’ordine del giorno dovrà discutere la determina per la concessione di 4800 metri quadrati di area comunale alla società Escas srl, che dovrà realizzare il polo logistico.
Una vendita a buon mercato di una porzione del territorio comunale ad una società che dovrà fare un importante insediamento logistico in una zona della città già martoriata dal punto di vista della viabilità.
Il nodo Escas
Ma il vero nodo sarà approvare questa delibera, che già di per se dovrebbe fare discutere, o l’intero progetto dl polo logistico?
Intanto va detto che non si capisce quale sia la ratio con la quale l’assessore all’urbanistica abbia potuto pensare di vendere a buon mercato, quest’area, per quale motivo non se ne è parlato nella apposita commissione.
Qualcuno potrebbe dire perché c’è un parere di congruità dell’Agenzia delle Entrate. Ma la agenzia delle Entrate si è limitata a confermare le informazioni che il comune di Frosinone ha fornito.
Perché l’amministrazione non ha fatto fare una perizia sul valore di mercato reale di quel tratto di 4800 metri quadrati, stabilendo così il reale costo di acquisizione?
Interrogativi che oggi pomeriggio dovranno essere spiegati da parte dell’assessore all’urbanistica. Ma c’è di più. Se quell’area diventa un’area del progetto logistico, per quale motivo non si è chiesto il parere al competente ufficio dei lavori pubblici?
Insomma la delibera di vendita a buon mercato a favore della Escas srl potrebbe animare il dibattito consiliare e non è detto che tutti i consiglieri siano favorevoli ed alzare la mano favorevolmente.
Il sindaco Mastrangeli pensa davvero di avere i numeri per fare passare la delibera? Tutti i consiglieri sono convinti che, per il bene supremo degli investimenti, sia giusto vendere a buon mercato un pezzo del patrimonio cittadino?
La progettualità questa sconosciuta
Resta poi il nodo del progetto di sviluppo del polo logistico e le implicazioni in esso contenute. In quella zona della città è stato deliberato ormai più di 8 anni fa un progetto, del quale però ad oggi non si è mai vista la sua realizzazione.
Tutto normale? Pare credibile che una amministrazione che opera in continuità ormai da oltre 8 anni non sappia controllare appalti e opere affidate a terzi, che risultano incompiute?
E’ evidente che la debacle politica di questa amministrazione abbia fatto perdere di vista la progettualità della città.
Così come anche i continui summit tra Fratelli d’Italia e il Sindaco sembrano risultare un continuo braccio di ferro, volto solo a garantire specifici interessi e non quelli collettivi.
Se è vero che Fratelli d’Italia vuole dare un segnale di discontinuità, ha una opportunità più unica che rara.
Ovvero obbligare, politicamente parlando, il sindaco a rivedere la posizione sulla piazza dello Scalo, non a chiacchiere, a proclami e selfie, ma con una azione politica forte.
Se questo non accadrà assisteremo al solito teatrino della politica, quello che allontana i cittadini. Qualcuno potrebbe obiettare che tante cose sono state fatte, certo ma non farina del sacco dell’amministrazione Mastrangeli che tira a campare su progetti inziati da altri.
Prova ne sono le tante opere che andrebbero fatte e che non riescono a vedere la luce proprio perché, presi dalle beghe della quotidianità politica, la visione di sviluppo del comune capoluogo si è persa per strada.
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