In migliaia contro il progetto dell’inceneritore di Roma a Santa Palomba per la mobilitazione organizzata dai comitati No Inc svoltasi nella capitale per protestare contro Gualtieri e il suo progetto di bruciare i rifiuti della Capitale ai Castelli Romani, tra questi anche il Comitato #perlefuturegenerazioni.
“Il Sindaco Gualtieri stranamente, anziché puntare sulle tecnologie oggi esistenti finanziate dall’Europa, per la gestione dei rifiuti ripropone una tecnologia del secolo scorso messa al bando dalla stessa UE che ovviamente ritenendola superata non la finanzia.“
E’ quanto afferma il comitato #perlefuturegenerazioni per mezzo del suo portavoce Tonino D’Annibale.


“Anziché avviare seriamente la raccolta differenziata punta sull’incenerimento dei rifiuti talquale, producendo polveri sottili e pesanti, diossina e fumi inquinanti.” Aggiunge D’Annibale.
“Non molti mesi fa è stato giustamente chiuso l’inceneritore di Colleferro perché i ripetuti esami epidemiologici hanno evidenziato un numero crescente e fuori norma di malattie tumorali e polmonari, infarti e malattie della pelle.” Prosegue il portavoce di #perlefuturegenerazioni.
“Anche l’inceneritore di Colleferro secondo i proponenti era all’avanguardia e sicuro, doveva bruciare rifiuti sottoposti a trattamento, quindi meno inquinante di quello che si vorrebbe imporre ai Castelli.” Sottolinea D’Annibale che si sofferma sul controverso e contestato progetto dell’inceneritore di Santa Palomba, che l’amministrazione capitolina vorrebbe attivare nel 2026.
“La UE finanzia le opere alternative all’incenerimento dei rifiuti.” Prosegue D’Annibale.
Lo “sperpero” di denaro pubblico secondo #perlefuturegenerazioni
“Gualtieri invece vorrebbe spendere una valanga di risorse economiche, così come già avvenuto, con lo sperperare di denaro pubblico, per l’acquisto, da parte di AMA, del terreno dal costo fortemente lievitato (decuplicato), sottoposto già ad un grave abuso ambientale come quello di cambiare il corso di un fosso demaniale che lo attraversa.” Evidenzia Tonino D’Annibale
“Inoltre, vi è l’alto rischio ambientale presente in maniera elevata nell’area individuata, dove indirizzi UE, leggi nazionali e Regionali vietano insediamenti inquinanti in aree da sottoporre a risanamento ambientale o dove insistono attività inquinanti.” Aggiunge D’Annnibale.
Ma nonostante ciò, il progetto è andato avanti e la gara è stata espletata. I ricorsi non hanno fermato il progetto dell’inceneritore e proprio non si riesce a capire come sia possibile tutto ciò nonostante i divieti riportati da #perlefuturegenerazioni.
“Oltre tutto questo ci sono molte altre questioni che chi propone l’inceneritore di Roma fa finta di non considerare ma tutte molto gravi, che non possono essere sottaciute o tenute nascoste.” Prosegue D’Annibale che conclude:
“Ecco alcune buone ragioni che ci hanno portato a manifestare oggi al Campidoglio.
Nessuno si illuda, noi intensificheremo il nostro impegno contro un’ opera tanto dannosa quanto inutile. La ragione non si arresta difronte agli imbrogli.“
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