Con le dimissioni di Fausto Servadio dalla carica di assessore ai Lavori Pubblici e al PNRR, Italia Viva Velletri annuncia ufficialmente l’uscita dalla maggioranza di governo cittadino, ponendo fine a un’esperienza politica nata da un accordo di programma con il centrodestra.
Una rottura che, come dichiarato in un lungo post, dal presidente di Italia Viva Velletri Gianfranco Cestrilli, trova le sue radici in una profonda insoddisfazione per l’andamento amministrativo e nella constatazione che «quell’accordo programmatico è rimasto lettera morta».
Accordo tradito e delega svuotata
La nomina di Fausto Servadio era stata pensata come garanzia per l’attuazione di un elenco di progetti ritenuti fondamentali per il rilancio della città. Tuttavia, l’assessorato ai Lavori Pubblici – spiegano da Italia Viva – si è rivelato pressoché inesistente, svuotato di poteri concreti per via di una “indefinita compatibilità politica”.
Nonostante i ripetuti tentativi dell’assessore Servadio e del consigliere comunale Giuliano Cugini di sollevare e affrontare le criticità esistenti, le risposte non sono arrivate. Un segnale chiaro, secondo il partito, dell’impossibilità di proseguire in una collaborazione che ormai non ha più fondamenta.
La posizione del partito
«Ringraziamo chi ha espresso stima e ha cercato di far recedere l’assessore dalla sua decisione – scrive Cestrilli – ma, in totale sintonia con Fausto Servadio, riteniamo che non sussistano più le condizioni per una nuova collaborazione».
L’uscita ufficiale dalla maggioranza sarà formalizzata in Consiglio comunale dal consigliere di Italia Viva, Giuliano Cugini, durante la prossima seduta.
Crisi politica a Velletri
La decisione segna un passaggio critico per l’attuale giunta e apre nuovi scenari nell’equilibrio politico cittadino.
La rottura tra Italia Viva e la maggioranza di centrodestra apre adesso una nuova fase nella quale il Sindaco Cascella dovrà ridisegnare le deleghe degli assessori, con molta probabilità e dovrà affrontare il nodo Forza Italia che ha chiesto maggiore visibilità.
Il partito azzurro, infatti, in virtù dell’accordo tra Servadio e Cascella in campagna elettorale, si era visto sottrarre un consigliere comunale, in virtù delle regole dell’apparentamento.
Poche settimane fa, prima delle dimissioni di Servadio, Salvatore Ladaga, nel congresso cittadino di Forza Italia aveva chiesto una verifica di maggioranza e maggiore rappresentatività per il partito di Tajani.
Adesso con la casella lasciata vuota da Servadio, saranno i partiti della coalizione a dover trovare i giusti equilibri.