Close Menu
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
Gli ultimi articoli
  • Conguagli SAF, la società chiede l’intervento della Regione Lazio per evitare il dissesto dei Comuni
  • Appalto rifiuti da 92 milioni a Terracina: Subiaco e Zaratti chiedono la revoca
  • Fratelli d’Italia Latina critica la gestione ABC e attacca Coletta
  • Borgo Protetto, consiglio comunale di fuoco. Per l’opposizione nessun vantaggio per Cori
  • A Sabaudia torna il Festival delle Bande Militari
Pagine
  • Bacheca del donatore
  • Blog
  • Conferma Donazione
  • Cookie Policy (UE)
  • Donazione Fallita
  • Homepage
  • Privacy Policy
  • Pubblicità con La Spunta
  • Sostieni La Spunta, il giornale di comunità
  • Termini di Servizio di laspunta.it
Facebook X (Twitter) Instagram
dona ora
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
la Spuntala Spunta
newsletter
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
dona ora
la Spuntala Spunta
Home » Blog » La disastrosa situazione del lago di Castel Gandolfo. Persi oltre 40 milioni di metri cubi di acqua.

La disastrosa situazione del lago di Castel Gandolfo. Persi oltre 40 milioni di metri cubi di acqua.

Eugenio SiracusaEugenio Siracusa14/08/20246 Mins Read

Se il lago di Nemi è in allarme per quello di Castel Gandolfo dovremmo parlare di agonia.

In questi oltre quarant’anni le amministrazioni comunali che si sono susseguite non hanno fatto molto per preservare l’invaso del lago dei Papi.

Dal 1988 ad oggi il livello del lago si è abbassato di oltre 7 metri, perdendo un volume pari a circa 40 milioni di metri cubi di acqua.

Un vero scempio, a cui tutti hanno assistito in maniera inerme, nonostante il lago di Castel Gandolfo sia stato dichiarato SIC (Sito di Importanza Comunitaria).

Nella foto emblematica si evidenzia come si sia abbassato il livello del lago di Castel Gandolfo. (dal profilo fb di Paolo Adinolfi)

L’azione delle pubbliche amministrazioni è stata incentrata soprattutto allo sviluppo in termini economici e turistici, diventato poi uno rischioso sfruttamento del bene.

Stabilimenti balneari, chioschi, ristoranti, parcheggi, tutto a servizio dell’utilizzo dello specchio d’acqua castellano, dove ogni anno, soprattutto da maggio a settembre, in migliaia si riversano sulle sue sponde, in maggior parte provenienti dalla vicina Capitale.

Ben poco è stato fatto per tutelarlo, se non interventi spot che non hanno portato a nessun risultato.

E come se non bastasse c’è addirittura un progetto per la realizzazione di un acquedotto per attingere acqua dal lago di Castel Gandolfo.

L’effetto di questo abbassamento ha addirittura fatto riaffiorare ordigni bellici della seconda guerra mondiale e per diverse volte le sponde del lago sono state interdette per effettuare le operazioni di bonifica da parte degli artificieri.

Il lago di Castel Gandolfo è soprattutto un lago che si rigenera con le piogge e con le acque che cadendo a terra venivano convogliate nel lago.

Venivano è il termine giusto, perché in questi decenni, gli invasi naturali non sono stati oggetto di manutenzione costante e di pulizia ordinaria, si è consentito l’emungimento continuo, anche con allacci abusivi.

I controlli a dir poco blandi e gli insediamenti a fine turistico, con l’effetto del cambiamento climatico in atto ormai da anni, sta portando letteralmente il lago di Castel Gandolfo ad essere messo peggio di quello di Nemi.

Da anni le associazioni ambientaliste si battono per la sua salvaguardia, ma vengono però guardate storto dalle amministrazioni comunali, che preferiscono far crescere il turismo a scapito della salvaguardia idrogeologica, frutto questo di una incapacità e di una mancanza di lungimiranza da far gridare allo scandalo.

Da voci insistenti dal palazzo comunale di Castel Gandolfo, sembrerebbe che per rialimentare le acque del lago dovrebbero essere usate quelle del depuratore di Albano, che una volta trattate e tornate in tabella “A” potrebbero essere convogliate nell’invaso castellano.

Sarebbe questa l’idea? Nessuno ha pensato di utilizzare i soldi del PNRR per le opere idroforestali per la tutela del lago?

La posizione critica del Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani

 “I Comuni continuano a far consumare il suolo con nuovo cemento e asfalto, anche all’interno del perimetro del Parco. Tra inceneritore e nuove speculazioni edilizie i consumi di acqua aumenteranno di oltre 3 milioni di mc l’anno. È una situazione drammatica che le istituzioni non solo non affrontano ma che stanno peggiorando” Afferma il Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani.                       

“Abbiamo iniziato il percorso per la plenaria ambientalista ai Castelli Romani, per costruire una rete in difesa del nostro patrimonio naturale e il nostro ambiente di vita, messo in pericolo da questi progetti distruttivi. Hanno aderito decine di associazioni ambientaliste, culturali, archeologiche, per il turismo sostenibile e anche sportive. Come 40 anni fa quando, grazie alla volontà popolare e alle nostre associazioni, abbiamo fatto nascere il Parco, oggi dobbiamo rinnovare questo impegno” È quanto sostiene il Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani.

Già il Parco, questo convitato di pietra, più impegnato a fare concerti e feste, piuttosto che programmare e realizzare progetti sovracomunali di tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio che i cittadini gli affidarono, con questo spirito, 40 anni fa.

“I comuni di Albano, Nemi, Genzano e Castel Gandolfo, hanno predisposto una serie di progetti che minacciano la bellezza naturale e l’integrità dei boschi e dei laghi. Queste iniziative rischiano di compromettere gli ecosistemi già in crisi a causa dell’abbassamento del livello delle acque e dell’inquinamento” Prosegue il Coordinamento.

“I progetti presentati riguardano palestre, strutture ricreative nei boschi e addirittura un acquedotto per prelevare acqua dal lago di Albano che porterà all’abbattimento di centinaia di alberi in una zona già di per sè ad alto rischio idrogeologico” Commenta ancora il Coordinamento.

“Il centro canoe sul lago di Nemi con le piattaforme in cemento (che sarebbero vietate dai vincoli che il Parco dovrebbe far rispettare n.d.r.) sono l’esempio di questo sfruttamento, così come l’idea di feste e musiche ad alto volume non produce altro che il disturbo per la fauna. L’abbassamento delle falde acquifere mette a rischio la biodiversità dei laghi stessi, così come l’inquinamento e gli scarichi non trattati, che contaminano le acque, mettendo in pericolo sia la flora che la fauna.” Aggiungono dal Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani

“Bisogna fermare questi progetti e ripensarli in chiave ecologica. Boschi e laghi dei Castelli Romani devono essere preservati. Invece di costruire infrastrutture invasive è possibile promuovere un turismo sostenibile che valorizzi l’ambiente senza danneggiarlo” prosegue il Coordinamento che lancia anche delle proposte.

Le proposte del Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani

“Il Lago di Nemi potrebbe diventare una riserva naturale dove l’agricoltura sia esclusivamente biologica e le attività umane abbiano un impatto minimo sull’ambiente. Una riserva naturale che promuova il turismo responsabile, proteggendo la biodiversità. Stop alla cementificazione lungo le coste dei laghi e all’interno dei boschi. Al loro posto tecniche di ingegneria naturalistica che rispettino l’ambiente. Controllo rigoroso da parte dei Comuni dell’inquinamento agricolo e civile. Promozione di attività a basso impatto ambientale, come il birdwatching, visite guidate, escursioni a piedi. Chiediamo ai sindaci dei quattro comuni interessati un incontro per rivedere questi progetti in chiave ecologica.” Sono le proposte lanciate dal Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani.

“Solo attraverso un approccio ecologico e sostenibile, sarà possibile salvaguardare questi ecosistemi per le future generazioni. Chiediamo a tutti i cittadini e alle associazioni di unirci nella lotta comune per la salvaguardia delle nostre meraviglie naturali, perché solo insieme possiamo fare la differenza” Conclude così il Coordinamento.

Share. Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp

Possono interessarti

Conguagli SAF, la società chiede l’intervento della Regione Lazio per evitare il dissesto dei Comuni

26/06/2025

Appalto rifiuti da 92 milioni a Terracina: Subiaco e Zaratti chiedono la revoca

26/06/2025

Borgo Protetto, consiglio comunale di fuoco. Per l’opposizione nessun vantaggio per Cori

26/06/2025
Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

non perderti

Conguagli SAF, la società chiede l’intervento della Regione Lazio per evitare il dissesto dei Comuni

26/06/2025 Prima pagina

La SAF Spa, la Società Ambiente Frosinone che gestisce l’impianto di trattamento dei rifiuti per…

Appalto rifiuti da 92 milioni a Terracina: Subiaco e Zaratti chiedono la revoca

26/06/2025

Fratelli d’Italia Latina critica la gestione ABC e attacca Coletta

26/06/2025

Borgo Protetto, consiglio comunale di fuoco. Per l’opposizione nessun vantaggio per Cori

26/06/2025
Seguici!
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • YouTube
  • TikTok
le ultime notizie

Conguagli SAF, la società chiede l’intervento della Regione Lazio per evitare il dissesto dei Comuni

26/06/2025 Prima pagina

La SAF Spa, la Società Ambiente Frosinone che gestisce l’impianto di trattamento dei rifiuti per…

Appalto rifiuti da 92 milioni a Terracina: Subiaco e Zaratti chiedono la revoca

Fratelli d’Italia Latina critica la gestione ABC e attacca Coletta

Borgo Protetto, consiglio comunale di fuoco. Per l’opposizione nessun vantaggio per Cori

Contatti:

redazione@laspunta.it

Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
  • Home
  • Cookie Policy (UE)
  • Privacy Policy
laSpunta.it, testata registrata presso il Tribunale di Velletri con numero 3/2024 in data 30/04/2024

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

la Spunta
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
Donazioni per La Spunta