I laghi dei Castelli Romani continuano a perdere acqua a un ritmo preoccupante: nell’ultimo anno il livello dei laghi di Albano e Nemi è sceso rispettivamente di 50 cm e 30 cm secondo i dati degli idrometri riportati da AUBAC e Protezione Civile Regionale.
La situazione sta suscitando una crescente mobilitazione tra cittadini e associazioni locali, che chiedono un intervento immediato delle istituzioni.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare le autorità, sabato 30 agosto alle 21.00 è in programma la “Lucciolata“, un corteo di luci che partirà dal Museo delle Navi al Lago di Nemi, raggiungerà l’ex Fiocina e tornerà al punto di partenza.
I promotori invitano i partecipanti a portare con sé una luce elettrica, sottolineando la suggestione e l’importanza simbolica dell’evento.
L’iniziativa punta a ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza ambientale per i laghi dei Castelli Romani. I promotori indicano lo sfruttamento intensivo della falda idrica come una delle cause principali del rapido prosciugamento, al quale si sommano cementificazione, tagli boschivi e l’assenza di misure efficaci per contenere perdita e consumo d’acqua.
Tra le richieste: stop ai prelievi idrici di ACEA, alla cementificazione nei comuni limitrofi come Ariccia e Marino, moratoria sui tagli dei boschi all’interno dell’Ente Parco, riduzione delle perdite (a Nemi si disperderebbe il 77% dell’acqua) e tolleranza zero per i pozzi abusivi.
Nella nota, si ricorda che lo scorso dicembre, l’AUBAC aveva organizzato una conferenza stampa insieme ad ACEA, rappresentanti istituzionali e l’Ente Parco.
In quell’occasione sono state rese pubbliche le cause del prosciugamento, attribuite soprattutto alla cementificazione, e proposte soluzioni che però, secondo i promotori, non sarebbero ancora state adottate.
Il lago di Albano avrebbe già perso oltre 3 milioni di metri cubi d’acqua e quello di Nemi 400 mila nell’ultimo anno.
Non manca la critica all’autorizzazione del nuovo inceneritore ACEA, giudicato incoerente vista la crisi idrica attuale, e ai progetti edilizi che potrebbero condurre a 15.000 nuovi abitanti nelle zone limitrofe.