L’omicidio di Cosimo Ciminiello, avvenuto lo scorso 23 marzo in via Lucania, ha scosso la tranquillità apparente della città di Nettuno. Dopo settimane di indagini serrate, le forze dell’ordine hanno arrestato Massimiliano Santachiara, 28 anni, considerato il principale sospettato del delitto. Ciminiello sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola calibro 22 al petto. Il movente sarebbe legato a un debito di droga che la vittima non era riuscita a saldare.
Le indagini e l’arresto
L’arresto di Santachiara è stato possibile con le attività di indagini e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, che lo hanno ripreso mentre si allontanava rapidamente dal luogo del delitto. Anche gli interrogatori svolti tra i famigliari del Santachiara, soprattutto la fidanzata hanno dato riscontro che il giovane si trovasse in zona al momento del delitto di Ciminiello. La Polizia è alla ricerca della pistola dalla quale è stato esploso il colpo mortale, che ad oggi non è stata ancora rintracciata.

I precedenti di Santachiara
Già noto alle forze dell’ordine, Massimiliano Santachiara, nel 2018 era stato arrestato per la sua presunta partecipazione a una serie di rapine ai danni di negozi e banche della provincia, reati dai quali era stato successivamente assolto. Nel 2021 il suo nome era comparso in un’indagine sulla gestione dello spaccio di droga nella zona di Nettuno, sebbene non fosse stato formalmente incriminato. L’omicidio di Ciminiello potrebbe maturato nell’ambiente dello spaccio.
Prossimi sviluppi e udienza di convalida
Santachiara si trova attualmente in custodia in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, che avverrà nei prossimi giorni. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire il quadro completo della vicenda e individuare eventuali complici.
Ascoltato in carcere dai magistrati, Santachiara si è dichiarato innocente, mentre i suoi legali hanno chiesto al riesame la scarcerazione del loro assistito, non sussistendo, secondo gli avvocati, gli elementi di prova per la carcerazione. Nel frattempo, la comunità di Nettuno resta sotto shock per l’ennesimo episodio di violenza che ha colpito la città.
L’indagine rimane aperta e gli inquirenti stanno ancora monitorando l’intero ambiente e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.
Le autorità di Nettuno e Anzio, dopo l’omicidio di Cosimo Ciminiello, hanno intensificato i controlli su tutto il territorio per verificare la presenza di armi illegali.
Le forze dell’ordine stanno svolgendo perquisizioni mirate per individuare chi possiede armi abusive, in particolare nelle aree più a rischio come quelle frequentate da soggetti legati al mondo dello spaccio. Questa operazione fa parte di un piano di sicurezza che mira a prevenire nuovi crimini e a disarmare chi possiede armi senza licenza.