Il Consiglio comunale di Frosinone si appresta a discutere un ordine del giorno per sollecitare il Governo italiano al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina. L’iniziativa è dei consiglieri Domenico Marzi, Armando Papetti e Carlo Gagliardi.
Il contesto geopolitico e giuridico
Il conflitto israelo-palestinese rappresenta una delle sfide internazionali più gravi e irrisolte. L’ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina, nasce in un contesto segnato da decenni di instabilità, violenza e mancato rispetto del Diritto Internazionale.
Documenti come gli Accordi di Oslo (1993-1995), la risoluzione ONU del 29 novembre 2012, e il voto positivo del Parlamento europeo nel 2014, costituiscono il quadro giuridico di riferimento per la legittimazione politica della Palestina come Stato sovrano.


Il significato del riconoscimento
Con Spagna, Norvegia, Irlanda e Slovenia che hanno ufficializzato il proprio riconoscimento nel maggio 2024, cresce la pressione sulla comunità internazionale – e sull’Italia – affinché si compia un passo concreto verso la pace. Il riconoscimento dello Stato di Palestina è fondamentale per:
- Affermare il principio di autodeterminazione dei popoli;
- Fermare la colonizzazione dei Territori Palestinesi Occupati;
- Promuovere un processo di pace credibile, giusto e duraturo.
Cosa chiede il Comune di Frosinone
Nel documento sottoposto dai consiglieri che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale, si chiede al Governo italiano:
- Di riconoscere lo Stato di Palestina con i confini precedenti al 1967 e Gerusalemme capitale condivisa;
- Di sostenere l’ammissione della Palestina come Stato membro dell’ONU;
- Di usare ogni strumento politico e diplomatico per fermare l’occupazione e la colonizzazione.
Inoltre, si impegna il Sindaco a sensibilizzare altre amministrazioni locali, mentre il Presidente del Consiglio Comunale dovrà trasmettere il documento alle istituzioni italiane ed europee.
Una posizione coerente con la politica estera italiana
L’Italia ha storicamente sostenuto il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione. Già nel 1980, con la Dichiarazione di Venezia, l’Europa, su iniziativa italiana, riconobbe tale diritto. Nel 2012, il nostro Paese votò a favore della Palestina all’ONU, come Stato osservatore.
Con la mozione parlamentare del 2015, l’Italia si è già impegnata a sostenere il riconoscimento pieno dello Stato di Palestina, nell’ambito di un processo di pace che rispetti i diritti di entrambe le popolazioni.
Conclusione: un passo locale per una causa globale
L’ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina, proposto dai consiglieri Domenico Marzi, Armando Papetti e Carlo Gagliardi, rappresenta un gesto politico forte e simbolico. In un momento in cui la crisi a Gaza ha raggiunto proporzioni tragiche, i Comuni italiani possono giocare un ruolo attivo nel rilanciare l’attenzione su una soluzione giusta e condivisa.
segui le notizie del tuo Territorio