Una pulizia straordinaria mai vista prima, personale in servizio raddoppiato e assenza del consueto sovraffollamento al Pronto Soccorso. È quanto accaduto, secondo l’UGL Salute, lo scorso 16 aprile all’ospedale di Cassino, in occasione dell’arrivo degli ispettori regionali.

Rosa Roccatani (UGL): “Una messa in scena ai danni dei lavoratori”
A denunciare l’accaduto è Rosa Roccatani, sindacalista dell’UGL Salute, che parla di una “presa in giro per i lavoratori”:
“Quello che si è visto il 16 aprile è stato uno scenario completamente diverso dal quotidiano: Pronto Soccorso pulito, infermieri e OSS in numero doppio rispetto alla norma, medici in più, e perfino i cosiddetti camminatori delle ditte esterne, solitamente estromessi dalle loro funzioni, messi improvvisamente all’opera“.
Secondo il sindacato, si è trattato di una messa in scena orchestrata per presentare alla Regione una situazione ben diversa da quella reale, fatta quotidianamente di carenza di personale, sovraffollamento, stress lavorativo e servizi essenziali scoperti. Secondo l’UGL Salute sapendo dell’arrivo degli ispettori regionali nell’Ospedale di Cassino, si è cercato di fare “bella figura”
“Gli stessi operatori che vengono insultati e aggrediti ogni giorno”
L’UGL Salute difende con forza la dignità degli operatori sanitari dell’ospedale di Cassino:
“Sono gli stessi che durante il Covid non si sono mai tirati indietro. Quelli che lavorano spesso da soli, rinunciando alle ferie, presenti anche nei festivi e nelle notti di Natale o Pasqua. Quelli che affrontano ogni giorno aggressioni verbali e fisiche da parte degli utenti esasperati. Sono professionisti con preparazione e competenza, ma demotivati, sfiduciati e sottopagati “.
“Gettonisti” fino a 24 ore di fila: “Quale sicurezza?”
Particolare attenzione viene posta anche sulla gestione del personale medico a gettone:
“C’è chi lavora fino a 24 ore consecutive. Ma come può un medico garantire attenzione e lucidità dopo 12 ore di lavoro? Il CCNL è chiaro: non si possono superare le 12 ore giornaliere. Una regola che ha una ragione ben precisa: la sicurezza dei pazienti e degli operatori “.
Conclusioni
“La politica dell’apparenza non può sostituire quella della programmazione strutturata e della tutela dei lavoratori», conclude Roccatani.
«Servono assunzioni, rispetto dei contratti, valorizzazione delle professionalità e investimenti veri. Non scenografie temporanee in occasione delle ispezioni “.
Non è la prima volta che l’Ugl affronta, senza troppi giri di parole, i problemi legati alla sanità ciociara e in particolare a quanto accade nel nosocomio di Santa Scolastica.
Più volte sono state evidenziate problematiche di natura organizzativa, di mancanza del personale, dell’utilizzo degli spazi dell’ospedale, senza che la Direzione Sanitaria abbia provato a cambiare passo.
Fino alla visita degli ispettori regionali, che di fatto sono giunti a Cassino per verificare l’efficienza e la funzionalità della struttura del Pronto Soccorso e dell’ospedale in generale.
Una modalità tutta italica, soprattutto quando avvengono dei controlli, ma che nel caso della sanità dovrebbe rappresentare la normalità e non un evento, che ha detta di alcuni pazienti presenti in struttura, dal sapore miracoloso.
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