Nel cuore di Velletri, in via Bonese, ha aperto sabato 28 giugno un luogo che è molto più di un ristorante: Osteria Come Ponza è un approdo per chi cerca autenticità, memoria e sapore vero. Lo si capisce subito leggendo l’insegna: Come Ponza. Osteria. Mare e terra. Una sintesi perfetta di ciò che accade dentro, tra le mani esperte dello chef Alessandro Nocerino, che dopo anni passati tra i fornelli sull’isola e su quelli delle navi da crociera, ha scelto di fermarsi qui, nei Castelli Romani, portando con sé il carico prezioso delle proprie radici.
Nocerino viene da una famiglia dove il mare e la terra si intrecciano fin dall’infanzia: un padre pescatore, un nonno contadino. E oggi, in cucina, questa eredità prende forma in piatti che raccontano storie. Le materie prime arrivano direttamente dai luoghi che contano: il pesce è fresco, da Anzio; il tonno viene da Ponza; le verdure crescono nell’orto di famiglia. Anche i salumi, serviti nel tagliere di terra, sono fatti dallo chef, con un’attenzione quasi artigianale che ricorda più una casa che una brigata.
L’atmosfera è intima, sincera. Le pareti dell’osteria non sono decorate da immagini turistiche o richiami alla mondanità, ma da fotografie reali dell’isola: scatti che immortalano angoli di natura, campi coltivati, strade silenziose che profumano di sale e di lavoro. È una Ponza raccolta, non da cartolina, che accompagna il cliente in un’esperienza immersiva e fuori dal tempo. In sala ci sono la moglie e le figlie di Alessandro, che con garbo e semplicità guidano gli ospiti tra i piatti del giorno, in quella che è una vera osteria a conduzione familiare.

Il menù è ricco, ma non eccessivo. Gli antipasti sorprendono per abbondanza e equilibrio, e la pasta fatta in casa sa farsi notare, soprattutto nella versione con pesto di limoni, bottarga artigianale prodotta in loco e lupini freschissimi. La cucina si muove tra mare e terra con coerenza e passione: il coniglio alla ponzese è una dichiarazione d’amore alla tradizione, il tonno fresco cotto al punto giusto si presenta con una delicatezza che ne esalta la materia prima, mentre il polpo arrostito su crema di patate, finocchietto selvatico, tarallo sbriciolato e riduzione di provola affumicata racconta un equilibrio tra rusticità e intuizione contemporanea che conquista al primo assaggio. E poi la lenticchia di Ponza, un vero prodotto di nicchia.
Sui dolci, lo chef si concede un po’ di gioco, proponendo un casatiello in versione dolce, un babà che onora la scuola napoletana e un tiramisù semifreddo leggero ma avvolgente.
E se il gusto è protagonista, il conto non fa paura: menù completo a 35 euro, con antipasto, primo, secondo, dolce, acqua, vino, caffè e amaro. A pranzo si può scegliere tra due proposte fisse, una di mare e una di terra, a 15 euro. Per chi vuole esplorare, la carta è aperta e varia.
Osteria Come Ponza a Velletri è una scommessa vinta, un luogo dove si mangia come si dovrebbe mangiare sempre: bene, senza affanni, e con il cuore. È un’isola di gusto, nel silenzio affettuoso della città.