Ieri sera il sindaco Riccardo Mastrangeli ha inaugurato la piazza dello scalo a Frosinone, davanti a poche centinaia di persone. Se la programmazione della festa, costata 58 mila euro di soldi pubblici era stata pensata per un happening in grande stile, non ha sortito l’effetto sperato.
Poco dopo le 20, orario previsto per l’inaugurazione ufficiale, la piazza, che si presenta veramente grande e capiente, non era colma di gente, anzi. Ma comunque i lavori erano stati finiti in fretta e furia ieri mattina per consentire di rispettare i tempi dell’inaugurazione.
A guardare la piazza è un gran bel colpo d’occhio con questa distesa di marmo bianco e dalle linee che richiamano l’architettura razionalista, comprese le panchine. E poi il verde con gli alberi messi a dimora che per svolgere la loro funzione antismog, sicuramente utilissima, impiegheranno però almeno dieci anni, quando da fustelli si svilupperanno in alberi veri e propri.
Ma al di la di ciò, ieri Frosinone ha segnato un punto, ovvero quello di avere realizzato una delle sette piazze italiane con maggiore estensione. A comunicarlo è stato l’ex sindaco della città ed oggi deputato Nicola Ottaviani, nel suo intervento.

Da area sterrata a una delle sette piazze più grandi d’Italia
L’idea della piazza nasce sotto la sua guida e si completa con il sindaco Mastrangeli in continuità amministrativa, come lo stesso sindaco ha sottolineato.
A benedire la piazza ci ha pensato Don Pietro, poi è stata la volta della presentazione dell’intervento di riqualificazione dello scalo che, vale la pena ricordare, è costato 18 milioni di euro.
Da piazzale sterrato, stallo dei bus Cotral, all’ipotesi di un palazzo di 12 piani, ad una piazza, la settima per estensione in Italia.
Eppure di fronte a tutto ciò la reazione della cittadinanza non è stata clamorosa, ma abbastanza fredda, visto che neanche in serata la piazza si è riempita come magari qualcuno pensava. Allo scalo infatti vivono circa 15 mila persone.
Pesano sicuramente le tante critiche che sono piovute sull’amministrazione Mastrangeli su questo progetto, che di fatto riqualifica un luogo, ma forse non migliora la viabilità caotica causa principale dello smog.
Il Sindaco Mastrangeli, visibilmente soddisfatto dal palco ha ringraziato veramente tutti quelli che hanno contribuito a realizzare comunque questa importante opera pubblica, che ridà ai cittadini un luogo dove poter socializzare.
Le parole del sindaco Mastrangeli

“In un anno abbiamo realizzato due piazze importanti, piazza Turriziani e questa” Ha detto il sindaco “E’ un percorso che guarda ad una visione di una città più accogliente, che si rigenera“. Ha aggiunto il primo cittadino di Frosinone.
Si è poi soffermato sull’area verde e sulle nuove piantumazioni che avranno il compito di combattere lo smog.
Un’area verde importante, ma che manca di un’area attrezzata per i giochi per bambini o di un’area fitness per consentire ai cittadini di utilizzare questo spazio anche per l’attività sportiva di comunità, come accade in tante altre piazze.
Ha sottolineato l’importanza della socializzazione e della necessità, però, che sia una piazza sicura e videosorvegliata, per garantire a tutti di vivere in serenità questo spazio.
“Debbo ringraziare anche i comitati che si sono battuti per avere questo luogo che oggi inauguriamo” Ha aggiunto ancora Mastrangeli.
L’intervento di Nicola Ottaviani

E’ stata poi la volta di Nicola Ottaviani che ha annunciato come la piazza dello scalo sia entrata nel novero delle sette piazze più grandi d’Italia per estensione. Un bel risultato.
Si è rivolto anche a chi ancora oggi chiede il transito veicolare su questa piazza “Dobbiamo recuperare spazi di socializzazione, al centro deve esserci l’uomo che recupera ed utilizza questi spazi” Ha detto Ottaviani.
Il deputato si è poi soffermato sulla sicurezza della piazza, un problema più volte sollevato, soprattutto per via degli episodi di criminalità che si sono verificati in questa area della città.
“Dobbiamo imparare a rispettare i luoghi e l’integrazione si fa verso l’alto. Questa piazza va custodita, tutelata e curata e la sicurezza deve essere al primo posto, perché dobbiamo imparare a custodire quello che ci è stato donato” Ha concluso Nicola Ottaviani.
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