Nonostante la solidarietà e l’impegno del sindaco di Pontecorvo, non si sblocca il braccio di ferro tra gli agricoltori pontecorvesi e il Consorzio di Bonifica Valle del Liri che ha aumentato del 50% il costo dei canoni irrigui alle aziende agricole del territorio.
Una vera mazzata che rischia di mettere in ginocchio un comparto, quello agricolo, già di per se in difficoltà perenne.
Neanche l’incontro con il Commissario del Consorzio è servito a trovare una soluzione, visto che la delibera dell’aumento deliberata a novembre non verrà ritirata.

Adesso gli agricoltori, riunitisi in comitato spontaneo denominato XXIII Dicembre chiedono alle associazioni datoriali agricole, Cia, Coldiretti e Confagricoltura di farsi parte attiva nella battaglia che gli agricoltori stanno facendo sul territorio.
“Un mese fa abbiamo promosso la protesta davanti la sede di Pontecorvo del Consorzio di Bonifica Valle del Liri per denunciare la gravità della misura, deliberata a novembre, di aumentare del 50% i ruoli irrigui a carico dei consorziati, molti dei quali imprenditori che dal lavoro della terra traggono il solo reddito per il sostentamento familiare.” Afferma il Comitato XXIII Dicembre.
“Noi agricoltori del “Comitato Spontaneo XXIII Dicembre” abbiamo apprezzato la solidarietà e il sostegno istituzionale manifestati dal Sindaco e dalla Amministrazione Comunale di Pontecorvo e abbiamo, altresì, preso atto della disponibilità all’ascolto offerta dal Commissario del Consorzio in occasione di un confronto che, purtroppo, non ha favorito la soluzione auspicata, ossia la revoca degli aumenti.“
“Con determinazione e immutato spirito di collaborazione sollecitiamo tutte le Organizzazioni Professionali Agricole – in modo particolare quelle con Uffici di Rappresentanza e Uffici di Zona operativi in Pontecorvo – a sostenere la battaglia di civiltà che il “Comitato Spontaneo XXIII Dicembre” ha promosso a tutela della categoria.“
“Riteniamo che esse, detentrici della rappresentanza di categoria, possano farsi promotrici di una immediata attività di pressione sindacale nei confronti della Regione Lazio – Assessorati Agricoltura e Bilancio – perché essa voglia, esercitando le proprie prerogative istituzionali, promuovere un confronto con l’Autorità Commissariale Consortile onde verificare la praticabilità di ogni percorso amministrativo utile a neutralizzare, o in subordine mitigare, i devastanti effetti che il rincaro dei costi di irrigazione rischia di causare ai danni di centinaia di aziende agricole di Pontecorvo e dei comuni vicini.” Precisa il Comitato.
“Le Organizzazioni Professionali Agricole sanno che una maggiorazione così impattante dei costi del servizio irriguo comporterà la rinuncia alla prossima stagione produttiva da parte di centinaia di piccole aziende del sistema economico agricolo del comprensorio.” Aggiunge il Comitato
“La nostra, ribadiamo, è una mobilitazione promossa per sollecitare una vertenza che, nel rispetto degli equilibri di bilancio e dei principi di sana amministrazione del Consorzio, valuti anche le istanze dei consorziati – in particolare degli agricoltori che contribuiscono alla produzione, all’economia, all’occupazione e al benessere delle comunità locali.” Proseguono dal Comitato
“L’agricoltura pontecorvese è un patrimonio di società, di cultura e di storia arrivato intatto, fino ai nostri giorni, anche grazie all’impegno delle Organizzazioni Professionali Agricole che non possono oggi ignorare la strategicità del loro ruolo istituzionale.” Conclude la nota del Comitato XXIII Dicembre