Il Question Time al Consiglio Comunale di Frosinone, rappresenta un’occasione fondamentale per il dialogo tra i cittadini e la giunta. Uno strumento in cui i consiglieri comunali si rivolgono direttamente all’esecutivo, presentando criticità e problematiche che spesso possono essere risolte senza ulteriori atti amministrativi. Ma sarà davvero un confronto trasparente o l’ennesimo spettacolo di parole vuote?
Nel suo intervento, il consigliere Giovanni Bortone solleva una questione cruciale: «Ci saranno risposte chiare e precise o assisteremo a un balletto di parole evasive?», chiede. «Rischiamo che il Consiglio Comunale si trasformi in un teatro dell’assurdo dove ogni domanda genera solo altra confusione.»
Il rischio: trasformare il Question Time Frosinone nel “Consiglio della Non Risposta”
Secondo Bortone, alcune voci parlano addirittura di un ridimensionamento del Question Time, limitandolo al minimo sindacale.
«Forse le nostre domande fanno paura?», aggiunge il consigliere. «Ma è proprio il confronto aperto e sincero il pilastro di una democrazia sana.»
La richiesta: risposte trasparenti e partecipazione attiva
L’appello ai cittadini è chiaro: «Non lasciamo che il nostro diritto alla conoscenza venga oscurato. Partecipiamo. Pretendiamo risposte oneste e trasparenti da assessori e Sindaco.»
Per Bortone, solo così il Question Time potrà tornare ad avere un senso vero, evitando di diventare una mera formalità, un’eco vuoto nel silenzio dell’indifferenza.
«Speriamo che oggi le risposte sappiano far brillare la nostra città di verità e giustizia.»
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