La Relazione annuale di ARERA al Parlamento, pubblicata il 17 giugno 2025, mette in luce forti criticità che restano irrisolte nei settori dell’energia, dei rifiuti e del servizio idrico. Secondo Federconsumatori, il quadro restituito dalla relazione evidenzia squilibri evidenti e costi sempre crescenti a carico dei cittadini.
Nel comparto idrico la situazione si fa sempre più allarmante. Le emergenze legate alla siccità sono oramai croniche, mentre le perdite nelle reti restano elevate, specie al Sud e nelle isole. Federconsumatori sottolinea come la gestione del servizio sia ancora troppo frammentata e non adeguata alle sfide del cambiamento climatico e della transizione ecologica.
Anche le tariffe, sia per l’acqua che per i rifiuti, continuano ad aumentare ben oltre il tasso di inflazione, senza riflettere un miglioramento nella qualità dei servizi. Le famiglie sono sempre più in difficoltà, tra disservizi e qualità disomogenea sul territorio nazionale. “È urgente accelerare la diffusione della tariffazione puntuale”, scrive Federconsumatori. Solo così si potranno ottenere maggiore equità, trasparenza ed efficienza, responsabilizzando utenti e gestori.
Nel settore energetico, la situazione appare ancora più critica dopo l’uscita dal mercato tutelato. Federconsumatori afferma: “Questa scelta non solo non ha prodotto vantaggi concreti per i consumatori, ma al contrario ha alimentato abusi, pratiche commerciali scorrette e disparità tra aziende e cittadini”. I fornitori, infatti, mantengono il loro forte potere sugli utenti, che spesso non ricevono informazioni sufficienti.
Le bollette di gas ed energia elettrica rimangono soggette a forti oscillazioni, aumentando il carico sulle spese familiari. Federconsumatori chiede un rafforzamento dei bonus sociali e interventi concreti contro la povertà energetica, nonché una riforma degli oneri di sistema e un nuovo disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica dalle quotazioni del gas.
Il comunicato ribadisce come la transizione ecologica richieda una strategia nazionale coordinata, strumenti di sostegno adeguati e investimenti strutturali perché i costi non ricadano solo sui cittadini. Servono regole favorevoli, promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e diffusione di energia pulita.
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