La Conferenza Locale della Sanità ha approvato definitivamente il cosiddetto Atto di Autonomia Aziendale della ASL RM 6, con le astensioni dei Sindaci di Anzio e Nettuno, ma il Comitato per la riattivazione del punto nascite del Riuniti non ci sta “Logiche politiche nella programmazione sanitaria”.
“Più umanizzazione delle cure, benessere organizzativo, integrazione ospedale/territorio: ecco la nuova “governance” della sanità locale.
Purtroppo, al di là dei roboanti paroloni, sul nostro territorio la programmazione dei servizi sanitari locali risponde sempre meno alle esigenze basilari dei cittadini.

Liste di attesa con tempi biblici, mancanza di posti letto, privazione di servizi fondamentali, Pronto Soccorso come girone infernale.
La lotta intrapresa dal Comitato per la riattivazione del Punto Nascita di Anzio e Nettuno è stata non solo giusta ma anche largamente premonitrice della grave condizione del nosocomio locale tale da rischiare il collasso definitivo.
Ed a nulla servono gli imbonimenti e le promesse della Direzione Aziendale su “investimenti”, “riqualificazioni” e quant’ altro.
La situazione è sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere.
“Quanto sostenuto dalla Direzione Generale e cioè che occorre lavorare in rete, con una logica sistemica e che non bisogna pretendere l’ ospedale od il tale servizio sotto casa, è condivisibile.” Afferma il Comitato per la riattivazione del punto nascite di Anzio.
“Tuttavia omettono di dire che i criteri di ottimizzazione dei costi ed i criteri di equità dei servizi, non valgono per tutti i cittadini. Perché si è investito in Ospedali “fotocopia” a distanza pochi chilometri l’uno dall’altro? “
“Perché investire in un Punto Nascita con un bacino di utenza di 65.000 abitanti con un analogo Punto Nascita a soli 15 km. di distanza e contestualmente chiudere un Punto Nascita con un bacino di utenza di oltre 120.000 abitanti?” Torna a domandarsi il Comitato.
“Aver tolto il Punto Nascita ad Anzio è stata solo l’anticipazione di scelte politiche ben precise da parte del Governo Regionale.”
“Come dire che la programmazione dei servizi sanitari locali da ora non si basa più su esigenze specifiche, dati epidemiologici, densità abitativa ed altri parametri scientifici, bensì su logiche clientelari, promesse elettorali, soddisfazione delle camarille di partito. E tutto questo ha delle precise responsabilità” Attacca ancora il Comitato.
La Politica locale ha reagito con documenti unanimi ed innumerevoli prese di posizione ovviamente a favore di un adeguamento dei servizi sanitari alle reali esigenze dei cittadini: ma le parole non bastano per affrontare il problema.
“Occorre con urgenza che chi crede sinceramente nella rinascita degli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno metta in campo azioni concrete di dissenso e di proposta. Come promesso in diverse occasioni.” Aggiunge ancora il Comitato.
“A parole tutti, ma proprio tutti, sono contrariati dal progressivo smantellamento della sanità locale: ma chi è disposto ad agire e rappresentare con decisione alla Amministrazione Regionale il disagio che vive quotidianamente la popolazione locale?” Si domanda il Comitato.
Il Comitato per la riattivazione del Punto Nascita degli Ospedali Riuniti Anzio e Nettuno lancia l’idea della costituzione di un coordinamento di forze politiche, civiche e sociali per l’elaborazione di proposte operative, ma anche di civili proteste, per tentare di scongiurare il definitivo declassamento dei cittadini di Anzio e Nettuno a cittadini di “serie b”. Ci saranno adesioni?