Torna a far parlare di se la vicenda dello scorporo degli oneri di urbanizzazione per la rotatoria dell’ex Permaflex dove è prevista la realizzazione di un centro commerciale.
Una vicenda che ha visto più volte gli interventi dei consiglieri Pizzutelli e Bortone che hanno contestato all’amministrazione comunale lo scomputo di 451 mila euro di operare di urbanizzazione a favore del privato.
L’amministrazione ha sempre sostenuto che in virtù della realizzazione del parcheggio da parte del privato e della rotatoria era naturale scomputare i costi per gli oneri di urbanizzazione.

Ma la polemica non sembra essersi chiusa ed è stata oggetto anche di interventi nell’ultimo question time del consiglio comunale, dove però Anselmo Pizzutelli ha tirato fuori elementi nuovi, per così dire, sui quali forse il comune non ha fatto molta attenzione.
“Intanto è poco credibile e lo capisce anche un bambino, che scomputando 451 mila euro di operare di urbanizzazione il Comune incasserà di meno” eppure sulla delibera è riportato “Considerato che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa e/o diminuzione di entrata.”
Esordisce così Anselmo Pizzutelli che però introduce un elemento relativo a questo progetto che parte da lontano, ovvero dal 2020.
“Nella delibera del 22 dicembre 2020, (Amministrazione Ottaviani di cui Mastrangeli era assessore n.d.r.) al punto 6 è scritto chiaramente che non possono essere concessi scomputi degli oneri, visto che l’area rientra nell’ambito dell’Agglomerato Industriale e quindi non si può operare nessuno scomputo. L’area è all’interno del perimetro dell’Asi e allora appare incomprensibile come sia stato possibile scomputare 451 mila euro di oneri di urbanizzazione? . Per un’opera, la rotatoria, che nulla ha a che fare con l’intervento di ristrutturazione” Si chiede ancora Pizzutelli.
“Il Dpr 380 all’articolo 12 dice chiaramente che il permesso è subordinato alla realizzazione di opera primarie. La rotatoria sulla 156 dell’ex area Permaflex non rappresenta una pubblica utilità, ma un servizio a favore del centro commerciale, che si vuole realizzare con i soldi dei cittadini. Non si tratta della rotatoria all’uscita del casello Autostradale, oppure della strada di collegamento tra la Monti Lepini e Via Selvotta che dovrebbe costeggiare l’ex area Permaflex e che sarebbe utile per collegare le zone circostanti e decongestionare il traffico.” Afferma ancora Pizzutelli
“E’ un atto sbagliato – prosegue Pizzutelli – in contraddizione con la delibera del consiglio comunale del 2020 e se l’amministrazione intenderà proseguire su questa strada, molto probabilmente ci troveremo costretti a rivolgerci alla Corte dei Conti per danno erariale“.
Ma cosa dicono queste delibere? Le abbiamo viste e le pubblichiamo.



All’articolo 6 si fa espresso richiamo alla impossibilità dello scomputo degli oneri nelle aree ricadenti nel piano Asi. Quindi nessuno scomputo può essere previsto. Come è stato possibile arrivare ad uno scomputo di 451 mila euro?
In consiglio comunale è stato sostenuto, con un certo imbarazzo, che lo scomputo poteva essere concesso e che riguarda solo una porzione di rotatoria fuori dal perimetro, ma puntualmente Anselmo Pizzutelli ha fatto notare che gli oneri sono dovuti per l’intervento edilizio sul capannone che rientra completamente nel perimetro ASI, e non certamente per la rotatoria realizzata ad uso e consumo del centro commerciale. Ed anche in questo caso il Segretario comunale non è stato in grado di fornire una risposta esaustiva.



È mai possibile che una parte di una rotatoria comporti lo scomputo di 451 mila euro a favore del privato? Sembrerebbe non ragionevole ma a leggere la delibera 142 del 24 aprile 2024 sembra che la Giunta in barba alla delibera di Consiglio Comunale abbia generosamente voluto concederlo.
Intanto nelle premesse si fa riferimento al fatto che tale delibera non comporta diminuzione di entrata, ma subito dopo si legge che si scomputano 451 mila euro per una porzione della rotatoria della Monti Lepini, ma allora la domanda corretta è: Se non comporta diminuzione di entrata, come è possibile scomputare 451 mila euro?
Ma soprattutto come è stato quantificato che una porzione di rotatoria, come si legge nella delibera, possa generare uno sconto al privato di 451 mila euro di oneri di urbanizzazione? Dubbi legittimi quelli sollevati, che l’amministrazione non ha ancora dissolto.
Le giustificazioni dell’amministrazione, di fronte ai documenti, diventano sempre di più difficili da comprendere. Una vicenda, questa dell’ex Permaflex, che di sicuro continuerà a far parlare e discutere in città e in consiglio comunale.