Ha destato non poca curiosità, anche nei dipendenti comunali, l’arrivo di Fausto Servadio e Gianfranco Cestrilli, lunedì nel primo pomeriggio al palazzo comune. Cosa è andato a fare Servadio in comune? L’ex assessore ha incontrato il sindaco Ascanio Cascella per manifestargli l’intenzione di rientrare in giunta.
Servadio dunque ci ripensa e vuole tornare a fare l’assessore. Questo il motivo della visita di Servadio. Quindi dopo aver sbattuto la porta, dopo aver detto e ribadito che era venuto meno il rapporto di fiducia, proprio con il Sindaco, ieri Servadio è tornato a Canossa.
Cosa o chi può averlo fatto recedere dalla sua decisione che ha portato alle dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici?
Stiamo per assistere, per così dire, ad un altro patto della crostata? E chi la preparerà questa crostata? Chi sarà il pasticcere? lo stesso che ha convinto Servadio a rimangiarsi le dimissioni e anche la mancanza di fiducia nei confronti del Sindaco?
Fatto sta che questa telenovela delle dimissioni di uno dei peggiori assessori ai lavori pubblici degli ultimi anni, basta guardare lo stato dei lavori in città per rendersene conto, sembra arricchirsi di nuove puntate.
A quanto appreso dai corridoi del palazzo comunale, Servadio e Italia Viva dovrebbero presentare un documento, all’interno del quale stilare i punti di un nuovo accordo e, magari aggiungiamo noi, anche scuse al sindaco.
Quindi Servadio pensa di potersi permettere di entrare ed uscire dalla giunta Cascella, come fosse davanti ad una porta girevole di un albergo.
Il sindaco cosa farà? Per adesso aspetta, come ha fatto fino adesso. Anche perché di problemi con Servadio se ne sono accumulati diversi.
Dai rilievi possibili sulla scelta della pavimentazione di piazza Cairoli, i ritardi incresciosi dei lavori del mercato coperto, per i quali gli operatori commerciali sono abbastanza arrabbiati, i ritardi sui lavori della piscina comunale, i ritardi sul parcheggio multipiano i cui lavori sono cominciati a maggio scorso.
L’unico lavoro che procede ed incassa anche i soldi delle varianti è l’asilo nido, basta andare a leggere le delibere affisse all’albo pretorio del comune per rendersene conto.
Sarà forse questo che ha indotto Servadio a “cospargersi il capo di cenere” e tornare ramengo e con la coda tra le gambe da Cascella?
Cosa diranno adesso i partiti e i movimenti che compongono la maggioranza di centro destra? Da Fdi, che viene indicata nei corridoi della politica veliterna e romana, come il partito che sta facendo da pontiere per recuperare Servadio, alla Lega, a Difendere Velletri. Cosa avrà da dire Forza Italia alla luce di questa novità?
Il partito azzurro aveva già chiesto una verifica di maggioranza, prima delle dimissioni di Servadio, è stata l’unica forza politica di maggioranza ad aver detto la sua dopo le dimissioni di Servadio.
Lo scenario appare in questo modo desolante. Un personaggio, Servadio, che pensa di poter fare e disfare a proprio piacimento a seconda dei propri umori mattutini, una amministrazione comunale che aspetta gli esiti degli umori di Servadio, quasi come si fa con un figlio capriccioso.
Intanto Velletri non presenta un bel biglietto da visita. I lavori del PNRR dovranno terminare inderogabilmente entro agosto del 2026, ultima data disponibile prevista dagli accordi europei, si riuscirà a farlo senza incappare in rilievi e contestazioni?.
I problemi sono molteplici in tutti i settori. Il centro storico stenta a ripartire, a due anni e mezzo dall’insediamento del nuovo corso targato centro destra, le politiche sociali segnano il passo.
Per non parlare delle crisi dei settori agricoli e il quasi nulla sulla gestione del patrimonio. Le uniche cose che si realizzano sono le feste, ma da sole non bastano al rilancio di una città da troppi anni assopita e la vicenda Servadio è la cartina di tornasole di questa situazione.
Si litiga, nel caso di Servadio, per futili motivi personali, non c’è nessuna questione politica di rilievo e dirimente.
Cascella ha di fronte, a questo punto, un compito non semplice, quello di ridare slancio all’azione politica per realizzare il programma che lo ha portato ad essere Sindaco della città, indipendentemente da Servadio.