Hanno preso carta e penna ed hanno scritto una nota sulle dimissioni di Fausto Servadio da assessore del comune di Velletri e sul fallimento dell’accordo politico sottoscritto da Italia Viva con il Sindaco Ascanio Cascella. Sono gli esponenti politici che hanno concorso insieme a Servadio alle scorse elezioni amministrative con una delle liste a lui collegate e che lo hanno abbandonato quando l’ex sindaco e l’ex assessore ai lavori pubblici decise di apparentarsi col centro destra.
Alberto Corsetti, Roberto Leoni, Claudia Savorgnano, Duilio Leo, Riccardo Calcari, Mirco Melucci Vivanti, Enza Melucci, Carlo Guglielmi, Ugo Dominizi, Ermanno Pastina, Dominizi Patrizia, Dominizi Giuseppa, Paolo Vizzo, Sconti Flavia, Fiorella Gentile, hanno stigmatizzato questa situazione con una nota che non lascia spazio ad interpretazioni.
“Fausto Servadio a circa due anni dalle ultime elezioni amministrative si è dimesso da Assessore ai Lavori Pubblici e il partito di Italia Viva esce dalla maggioranza di destra che amministra Velletri.” Scrivono le 15 persone che a vario titolo sostennero Servadio due anni e mezzo fa nelle elezioni amministrative.
“Quel patto politico programmatico tanto decantato, si è sciolto come neve al sole, non c’è più“.
“Una conclusione inevitabile di una triste vicenda dove la scelta personale ha prevalso sulla coerenza e la correttezza politica, una decisione quella dell’accordo con Cascella dalla quale da subito ci siamo dissociati insieme a tanti altri che come noi avevano partecipato e sostenuto in campagna elettorale una alternativa possibile agli schieramenti in campo, nel solo interesse di promuovere un miglioramento della Città, non per giochi di poltrone.” Aggiungono il gruppo dei quindici.
“Dicemmo allora che l’accordo di Servadio e Cascella era un errore politico, una scelta che non avrebbe portato alcun risultato utile alla Città.“
“Oggi a distanza di due anni le dimissioni di Servadio, le motivazioni dichiarate e l’inevitabile uscita dalla maggioranza di destra di Italia Viva certificano senza dubbio alcuno che avevamo ragione.” Prosegue la nota.
“Resta il risultato di quell’accordo, una città male amministrata, abbandonata ai problemi della quotidianità, senza la programmazione necessaria per garantire l’efficienza e l’economicità dei servizi alla comunità, una situazione che impone alle forze politiche e sociali della Città, alternative alla destra, la costruzione di un programma politico amministrativo in linea con le esigenze della Città di Velletri e della sua comunità.” Conclude la nota del gruppo.