Nella riunione di maggioranza tenutasi a Velletri, alla presenza del Sindaco e dei partiti della colazione, presente anche Italia Viva e Fausto Servadio che ha confermato le sue dimissioni.
Visto che a oggi non c’è una sola riga ufficiale da parte di Servadio, è evidente che le dimissioni non siano legate a questioni politiche dirimenti, ma – a questo punto – a motivi personali. Il solito Servadio. Prima è toccato a Pocci, ora a Cascella. Chissà perché, per Servadio, la colpa non è mai sua ma sempre degli altri?
Dopo due anni e mezzo di amministrazione, la corda si è rotta. Troppe le frizioni tra il Sindaco e Servadio che, come da copione, non è mai riuscito a fare gioco di squadra. E questi sono i risultati.
Servadio era stato sollecitato più volte in giunta sull’andamento dei lavori del PNRR, ma l’assessore ai Lavori Pubblici non gradiva queste “intromissioni”, quasi volesse carta bianca sulle sue deleghe. Una pretesa che né il sindaco né i colleghi potevano accettare.
Servadio era stato sollecitato più volte in giunta circa l’andamento dei cantieri del PNRR, ma l’assessore ai lavori pubblici mal digeriva queste intromissioni. Quasi a volere carta bianca sulle sue deleghe, aspetto che di certo non può esser tollerato da sindaco e colleghi.
Si è comportato come un bambino capriccioso: appena il gioco si mette male, prende la palla e se ne va.
D’altronde, i risultati ottenuti quando era lui il Sindaco non erano frutto del suo talento solitario, ma del lavoro della squadra che aveva intorno – una squadra che sapeva anche gestirlo politicamente.
I progetti PNRR sono sotto gli occhi di tutti. E con essi, i mesi di ritardo sulle tabelle di marcia previste. Questa è l’eredità che lascia Servadio, ed è Cascella ora a dover gestire il carico, prima che comincino a protestare anche le ditte coinvolte. Il PNRR è la sfida più importante per questa giunta: se i tempi non venissero rispettati, per la città sarebbe un guaio serio.
Servadio, intanto, ha fatto la sua scelta. Italia Viva – con quei pochi militanti che si contano sulle dita di una mano – ha deciso di restare in maggioranza. Almeno fino a ieri sera. Cosa significa tutto questo? Che qualcuno prenderà il posto e le deleghe di Servadio? Anche quelle del PNRR?
Si attende una nota ufficiale da parte del partito renziano per chiarire davvero la loro posizione.
Se fosse confermata – come sembra – l’intenzione di restare nella maggioranza di centrodestra, si aprirebbe il tema delle deleghe. Chi avrà il coraggio di ereditare quelle di Servadio? Giuliano Cugini? Gianfranco Cestrilli?
Nessuno dei due ha competenze superiori a quelle – comunque non eccelse – di Servadio. Tanto varrebbe che il Sindaco si tenesse per sé la gestione del PNRR, almeno finché non si trovi un equilibrio più solido. I rischi di affidare un dossier del genere a chi non ne ha esperienza sono troppo alti.
Anche perché sul tavolo del Sindaco, resta la richiesta di una verifica di maggioranza richiesta da Forza Italia, in maniera pacata ma ferma.
Il partito azzurro ha dovuto subire l’accordo elettorale tra Cascella e Servadio, rimettendoci un consigliere comunale e adesso rivendica il rispetto degli accordi elettorali e maggiore visibilità.
Un rimpasto di giunta sarebbe possibile ma a scapito di chi? E se non fosse possibile nessuna visibilità istituzionale, quale ruolo andrebbe a Forza Italia, che ha nella presidenza del consiglio comunale l’unico esponente?
I margini di manovra sembrano essere abbastanza stretti e il rischio è che si apra un altro fronte all’interno della maggioranza di Cascella.
I prossimi giorni saranno decisivi per capire quale strada verrà intrapresa.