È ancora Super Eco a far parlare di se, questa volta per come è stato affidato l’appalto dei rifiuti nell’isola di Ventotene. Tutto nasce con la contestazione del sindaco alla FRZ per il mancato rispetto del servizio, situazione causata da una ordinanza sindacale che di fatto eliminò l’area di stoccaggio al porto senza neanche avvertire la società formiana, generando una situazione di disagio nell’isola.
A seguito di questo contenzioso, il sindaco isolano decise di affidare il servizio alla Super Eco della famiglia Ciummo, con una determina diretta e “sotto soglia” per evitare così di fare una gara europea.
Un affidamento per 140 mila euro, dato direttamente con la determina n. 54 del 28 aprile scorso.
Un affidamento per lo svolgimento del servizio a cui si è presentata solo la Super Eco, iscritta alla piattaforma Mepa, per sei mesi ad un importo di 139.850,00 oltre IVA, come riportato nella delibera n. 54, che recita inoltre “di dare atto, che il contratto verrà stipulato ai sensi dell’art. 18, comma 3, del D.Lgs. n. 36/2023, previo espletamento di tutti i necessari adempimenti di rito, in forma pubblica amministrativa a cura dell’Ufficiale Rogante dell’Ente.”
Un contratto che sembrerebbe essere, anche qui, non ancora firmato. A schierarsi contro questa decisione dell’amministrazione comunale a trazione leghista, è il consigliere Pasquale “Lino” Bernardo che, in punta di diritto, ritiene non regolare l’affidamento diretto in quanto viola il testo unico degli appalti.
“Ci sono le risoluzioni della Corte dei Conti che ha fatto osservare come non possono essere affidati servizi come questo, superando il codice degli appalti, che non dà la possibilità ai comuni di fare affidamenti di servizi inferiori ai dodici mesi.” Afferma Bernardo.
Secondo il consigliere di opposizione gli atti messi in piedi dall’amministrazione comunale aggirano la norma del codice degli appalti, in maniera surrettizia e proprio questo non sarebbe previsto dallo stesso codice.
“Stiamo valutando di scrivere agli Enti di competenza compresa la Prefettura di Latina” Ha affermato Bernardo.
Nell’isola intanto, non sembra che il servizio svolto sia migliorato, anzi sono tante le lamentele soprattutto da parte dei turisti che in questo periodo scelgono Ventotene come meta vacanziera.
Ma c’è anche dell’altro. Neanche i compattatori che erano prima presenti al porto, sarebbero stati rimessi, generando non poca difficoltà nella gestione del servizio, stando al racconto degli isolani.
Ma oltre all’affidamento diretto, l’amministrazione comunale ha deciso poi, un mese circa dopo l’affidamento alla Super Eco di acquistare in data 20 maggio con la determina n. 66 anche due mezzi elettrici per la raccolta differenziata.
146 mila euro per i dei mezzi elettrici per la raccolta dei rifiuti acquistati con i fondi del PNRR dedicati alle isole verdi. Ora, se i mezzi sono gestiti dal Comune per le isole verdi nulla questio, ma se vengono usati dalla Super Eco per svolgere il servizio di racccolta rifiuti, perchè il Comune non ha detratto i costi vivi dall’affidamento diretto?
È questo un altro tema di attenzione per i consiglieri di opposizione del comune isolano. “Valuteremo cosa accadrà nelle prossime settimane – ha aggiunto Bernardo – anche perché i sei mesi di affidamento stanno per scadere e vigileremo sul rispetto delle normative e delle leggi “.
Resta un’altra stranezza, su amministrazione trasparente del comune di Ventotene non c’è traccia delle determine.