Ad Anselmo Pizzutelli non sono passate inosservate le dichiarazioni del Sindaco Mastrangeli sulla viabilità della Monti Lepini, nel tratto che dalla ex Permaflex arriva fino allo stadio comunale e che interessa via Madonne delle rose e via Fabi.
Pizzutelli sull’argomento è risultato essere, insieme e a Giovanni Bortone, tra i più attivi.

“Sono contento che il Sindaco la pensi come me e che abbia capito la necessità di realizzare una strada di collegamento, recependo le nostre critiche e si sia messo al lavoro. Non sempre le critiche sono fine a sé stesse, ma servono come suggerimento e come stimolo a fare meglio” Afferma Pizzutelli.

“Resta però un tema di trasparenza e partecipazione. Molto probabilmente ci sarà sfuggito quale atto all’albo pretorio – prosegue Pizzutelli – ma ne in consiglio comunale, ne in commissione si è mai parlato dei progetti che invece il sindaco ha illustrato con un comunicato stampa”.
Una modalità questa del sindaco ormai conosciuta ma che di certo rappresenta un limite relazionale e di trasparenza. “Mastrangeli dovrebbe capire che i progetti di sviluppo di una città sono patrimonio del consiglio comunale e dei cittadini, non un fatto privato da tenere sottaciuto.” Prosegue il consigliere comunale che aggiunge:
“Come sindaco e assessore con delega all’urbanistica non può pensare che lo sviluppo di quell’area con l’insediamento ex Permaflex, del polo logistico, della Clinica privata e poco più su dello stadio, possa realizzarsi senza una viabilità ragionata e senza strade.” Sottolinea Anselmo Pizzutelli che torna sulla pianificazione e sui progetti.
“Vorremo però che adesso il Sindaco ci facesse vedere gli atti amministrativi prodotti che dice di avere fatto. Facesse vedere a tutti il frutto di questi 5 mesi di trattative con la Regione e l’Anas, ci faccia avere contezza del lavoro svolto” Sottolinea Pizzutelli.
“Soprattutto visti i buoni rapporti con l’Anas, il Sindaco si impegni per migliorare la Monti Lepini a favore del territorio, perché i collegamenti sono fondamentali per il territorio e sono un volano di sviluppo creando la giusta sinergia con Latina.”
“Come già detto per la Tav che è anch’esso un volano, si adoperi anche per aumentare le corse sulla linea tradizionale, dando applicazione all’ordine del giorno sui pendolari votato all’unanimità.”
“Perché anche questo aiuta lo sviluppo, visto che in questi anni abbiamo perso al Camera di Commercio, la Commissione Tributaria, e l’aeroporto.” E sullo sviluppo Pizzutelli afferma
“Nessuno è contrario al recupero dell’ex Permaflex, nessuno è contrario al Polo Logistico, che creano ricchezza ed occupazione, ma questo sviluppo non deve penalizzare la viabilità della Monti Lepini, nata come raccordo ed oggi diventata una strada urbana.” Aggiunge il consigliere comunale che non si limita solo a fare il cosiddetto “elenco della spesa”.
“Proprio in virtù di questo il Sindaco si faccia parte dirigente, come dovrebbe fare, per liberare quel tratto di strada che va da via Fabi a via Madonna della neve che è incompleto, per il tratto che da via Fabi arriva all’autostrada, dove invece non è stato fatto nulla, né dalla precedente giunta dove Mastrangeli era assessore, né ora che è Sindaco. Un tratto di strada senza illuminazione, senza marciapiedi e senza attraversamenti pedonali. ” Incalza Anselmo Pizzutelli
“E si adoperi per completare il tratto che da via Fabi arriva per via Madonna delle rose, che è una strada di campagna diventata tratto urbano e di penetrazione industriale, senza marciapiedi. Via Madonna delle rose è impossibile per i pedoni transitarvi ed è impensabile raggiungere a piedi la vicina stazione ferroviaria.”
Per Pizzutelli “Lo sviluppo deve portare dei vantaggi e benefici alla città e non un peggioramento della qualità della vita dei cittadini. Ora, al di la degli annunci e dei comunicati stampa, il Sindaco faccia seguire fatti concreti.” Afferma il consigliere comunale che in conclusione dice:
“Se il sindaco ha la padronanza dell’argomento, in consiglio comunale ha avuto la possibilità di spiegare a tutti il lavoro fatto, ma non ha aperto bocca. Aspettiamo ora i fatti concreti, sperando che non succeda come via Casaleno la strade dei tifosi, la cui programmazione non si sa più dove sia finita“.
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