Close Menu
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
Gli ultimi articoli
  • BYD nel Lazio: dati, rete di vendita e contesto
  • Agricoltura, dal Governo 10 milioni per il Fondo Grano Duro: Mattia (FdI) “Sostegno concreto alla filiera cerealicola”
  • Terracina, Di Natale (Lega): “Ora nuovo Statuto e Direttore generale per l’Azienda Speciale”
  • Frosinone: al question time, scontro tra Tagliaferri e Ferrara che dice “Mi rivolgerò al Prefetto”
  • Velletri, una “Notte al Museo” al buio: visita guidata benefica con i Lions Colli Albani

Contatti

Facebook X (Twitter) Instagram
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
la Spuntala Spunta
newsletter
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
la Spuntala Spunta
Home » Ambiente » 8 giugno giornata degli oceani. L’allarme del WWF “Aumento record della temperature dei mari”

8 giugno giornata degli oceani. L’allarme del WWF “Aumento record della temperature dei mari”

A rischio, secondo una indagine del WWF, la Posidonia. Il Mar Mediterraneo sempre più caldo e salato.
RedazioneRedazione07/06/2024 ore 08:005 Mins Read Ti consigliamo
L'aumento delle temperature mette a rischio posidonia e pesci

Triste primato per il Mar Mediterraneo, ormai vero e proprio hotspot del cambiamento climatico, riscaldato sempre più rapidamente e sempre più salato.

A causa dell’assorbimento del calore in eccesso provocato dal surriscaldamento globale, gli oceani stanno subendo un costante aumento della temperatura sin dagli anni ’70. 

Nel periodo 2011-2020 la temperatura ha subito un aumento medio dello 0,88°C rispetto al periodo 1850-1900. Le proiezioni indicano che questa tendenza continuerà.

ADV

Nell’aprile 2023, infatti, la temperatura media della superficie del mare ha raggiunto un nuovo record di 21,1°C.

Il fenomeno ha già avuto impatti significativi e, in alcuni casi, irreversibili sugli ecosistemi marini in tutta la sua estensione, generando conseguenze rilevanti su settori economici cruciali come la pesca e il turismo, oltre che sulla nostra salute e alimentazione. 

L’impatto più rilevante è però sul ruolo chiave che hanno gli oceani per la termoregolazione del clima globale (con il sistema  di correnti oceaniche, noto come “Nastro Trasportatore” o “Circolazione Termoalina” che trasporta le acque calde dalle regioni tropicali verso le latitudini più elevate, dove si raffreddano, affondano e ritornano verso i tropici in un ciclo continuo), la produzione di ossigeno (50% dell’ossigeno generato sul nostro Pianeta, in gran parte attribuibile al fitoplancton marino) e l’assorbimento di anidride carbonica (ogni anno circa un quarto dell’anidride carbonica che viene emessa, corrispondente ad almeno il 30% di tutte le emissioni di CO₂ generate dalle attività umane in tutto il mondo).

Sotto il peso degli effetti del cambiamento climatico globale il ‘respiro’ degli oceani è sempre più in affanno: è necessaria un’azione urgente per abbattere ulteriori emissioni di gas serra e per aumentare la resilienza dell’ecosistema marino agli impatti del cambiamento climatico, proteggendo la biodiversità.

I segnali dei cambiamenti climatici nel Mediterraneo, tangibili e impressionanti, sono descritti nel nuovo report del WWF “Il respiro degli oceani” lanciato in vista della Giornata Mondiale degli Oceani che si celebrerà il prossimo 8 giugno in tutto il mondo.

Si apre così la fase della campagna Our Nature del WWF in difesa degli oceani che vedrà la GenerAzioneMare attiva per tutta l’estate con volontari, ricercatori, velisti, pescatori, sub e apneisti impegnati nella difesa collettiva del nostro Capitale Blu con un fitto calendario di eventi che verrà lanciato nei prossimi giorni. 

I segnali del cambiamento

Nel report vengono descritte 6 case history che riguardano il Mare Nostrum: tropicalizzazione del Mediterraneo orientale, aumento delle specie aliene invasive, proliferazione di meduse, perdita delle praterie di Posidonia oceanica, scomparsa delle gorgonie, mortalità di massa della Pinna nobilis.  

Eppure, è proprio nella difesa della biodiversità la nostra salvezza contro gli effetti del cambiamento climatico: le specie marine a tutti i livelli della catena alimentare contribuiscono allo stoccaggio naturale a lungo termine del “carbonio blu”, trasferendolo dalla superficie alle profondità oceaniche e ai sedimenti.

Questo concetto è noto come “Fish carbon”, che rappresenta le interazioni del carbonio tra tutti i vertebrati marini che contribuiscono al sequestro del carbonio negli oceani, tra cui tartarughe, uccelli marini, mammiferi come balene e delfini e pesci come squali, tonni e sardine.

Le praterie di Posidonia, oltre a fungere da habitat essenziale per numerose specie marine, sequestrano circa 5.7 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.

Si stima che le praterie di Posidonia abbiano immagazzinato tra l’11% e il 42% delle emissioni totali di CO2 dei Paesi mediterranei dall’epoca della Rivoluzione Industriale.

Il fitoplancton, nonostante la sua dimensione microscopica, sintetizza sostanze organiche e genera ossigeno attraverso la fotosintesi, contribuendo a produrre oltre il 50% dell’ossigeno terrestre e a catturare circa 37 miliardi di tonnellate di CO2, pari al 40% di quella prodotta.

Questo valore equivale a quello di quattro foreste amazzoniche. Ogni balena può immagazzinare circa 33 tonnellate di CO2, una cifra sorprendente se confrontata con la modesta capacità di stoccaggio di carbonio di un albero medio, che si attesta a meno di 50 kg all’anno.

Le specie di squali che effettuano migrazioni verticali e orizzontali, come le verdesche (Prionace glauca) e le mante, svolgono un ruolo fondamentale nel trasporto di nutrienti e nel controllo della produzione primaria del fitoplancton.  

Grazie alle sue migrazioni orizzontali e verticali, anche il tonno rosso contribuisce a fertilizzare il mare con i propri scarti, aumentando la biomassa del fitoplancton e quindi il sequestro di carbonio e la produzione di ossigeno.

Il WWF indica nel report diverse soluzioni concrete per contrastare gli impatti del cambiamento climatico, a cominciare dall’abbattimento delle emissioni climalteranti e dalla transizione energetica.

È indispensabile, inoltre, proteggere il prezioso scrigno di biodiversità nonché scudo contro il cambiamento climatico che è il Mar Mediterraneo, prima fra tutte la protezione efficace del 30% del suo spazio marittimo entro il 2030. 

Questo richiede l’istituzione di una rete efficace e coerente di AMP (Aree Marine Protette) e altre misure di protezione spaziale, di cui il 10% deve essere strettamente protetto. Questa sfida è particolarmente impegnativa considerando che attualmente solo l’8,33% del Mediterraneo è protetto, e meno del 2% è protetto in modo veramente efficace, mentre la superficie totale delle aree a protezione integrale rappresenta solo lo 0,04% del Mediterraneo.

Inoltre, proteggere i corridoi ecologici vitali per la sopravvivenza di numerose specie migratorie come le balene, favorire lo sviluppo di una pesca più sostenibile, e pianificare l’utilizzo dello spazio marittimo rispettando l’ecosistema marino, sotto la guida della Direttiva Europea. 

L’Italia purtroppo è ancora in procedura di infrazione per non avere implementato un piano di gestione dello spazio marittimo.

Inoltre, mentre l’Unione Europea si impegna nella decarbonizzazione, l’Italia ha concesso deroghe per l’estrazione petrolifera e deve ancora definire le aree adatte per lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore, evidenziando una carenza di prospettiva a lungo termine sia per l’ambiente che per gli aspetti socioeconomici correlati.

Share. Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp
Redazione

Possono interessarti

WWF: 2024 negativo per l’ambiente.

27/12/2024 ore 07:42

Foreste nel piatto. WWF “Il 90% delle deforestazioni è causata dai nostri consumi quotidiani”

17/10/2024 ore 07:34

Urban Nature, organizzato da WWF Italia, chiude con eventi in 1700 piazze Italiane.

28/09/2024 ore 07:04
Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

non perderti

BYD nel Lazio: dati, rete di vendita e contesto

06/11/2025 ore 15:41 Motori

Build Your Dreams (BYD) è un gruppo cinese che produce veicoli elettrici e ibridi plug‑in, attivo nel…

Agricoltura, dal Governo 10 milioni per il Fondo Grano Duro: Mattia (FdI) “Sostegno concreto alla filiera cerealicola”

06/11/2025 ore 13:48

Terracina, Di Natale (Lega): “Ora nuovo Statuto e Direttore generale per l’Azienda Speciale”

06/11/2025 ore 07:36

Frosinone: al question time, scontro tra Tagliaferri e Ferrara che dice “Mi rivolgerò al Prefetto”

06/11/2025 ore 07:28
Seguici!
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • YouTube
  • TikTok
le ultime notizie

BYD nel Lazio: dati, rete di vendita e contesto

06/11/2025 ore 15:41 Motori

Build Your Dreams (BYD) è un gruppo cinese che produce veicoli elettrici e ibridi plug‑in, attivo nel…

Agricoltura, dal Governo 10 milioni per il Fondo Grano Duro: Mattia (FdI) “Sostegno concreto alla filiera cerealicola”

Terracina, Di Natale (Lega): “Ora nuovo Statuto e Direttore generale per l’Azienda Speciale”

Frosinone: al question time, scontro tra Tagliaferri e Ferrara che dice “Mi rivolgerò al Prefetto”

CHI SIAMO

CONTATTI

PROPRITÀ E FINANZIAMENTO

CRITERI EDITORIALI

La Spunta è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Velletri (n. 3/2024 del 30/04/2024). Raccontiamo con attenzione e indipendenza la vita politica, economica, sociale e culturale dei territori del Lazio, con particolare attenzione alle province di Latina, Frosinone e Roma Sud.

La nostra missione è offrire un’informazione chiara, accurata e accessibile, dando spazio sia alle notizie di attualità sia alle storie che spesso restano ai margini del dibattito pubblico.

La redazione è composta da giornalisti pubblicisti e professionisti della comunicazione. Direttore responsabile: Giulio Calenne

Contatti (per segnalazioni e comunicati stampa): redazione@laspunta.it
Sede legale: Via Colle Noce, 44

Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
  • Home
  • Cookie Policy (UE)
  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
La Spunta, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Velletri il 30 aprile 2024 con numero 3/2024. Sede legale: Via Colle Noce, 44, Velletri, 00049

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

la Spunta
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
  • Gestisci opzioni
  • Gestisci servizi
  • Gestisci {vendor_count} fornitori
  • Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
  • {title}
  • {title}
  • {title}