La Regione e i cittadini del Lazio pagano i debiti creati dalla SAF ai comuni della Provincia di Frosinone. Finisce così la richiesta di aiuto del presidente della SAF, Fabio De Angelis, che nei giorni scorsi aveva sollecitato la Regione ad intervenire con uno spalma debiti verso i comuni per evitare il dissesto finanziario dei comuni ciociari.
Così i cittadini della Regione pagheranno i debiti che sono stati fatti in Ciociaria per una gestione poco accorta da parte della SAF dal 2007 ad oggi.
Per il Presidente De Angelis si è trattato di “Un atto di grande fiducia, per il quale esprimo gratitudine umana e istituzionale al Presidente Francesco Rocca e alla sua Giunta, in particolare all’Assessore al Bilancio e Agricoltura Giancarlo Righini, che ha lavorato in questi giorni alla soluzione di una crisi che oltre ai bilanci di molti comuni della nostra provincia, avrebbe paralizzato l’intero ciclo dei rifiuti urbani. Un ringraziamento, inoltre, al consigliere Daniele Maura, componente delle commissioni Ambiente e Bilancio, che ho sostenuto l’iniziativa della SAF.”
De Angelis ha aggiunto che “Il provvedimento deliberato dalla Giunta Regionale del Lazio consente a Saf SpA di consolidare il percorso di risanamento intrapreso dalla nuova governance e mette al riparo i bilanci dei comuni che avrebbero dovuto onorare immediatamente il saldo dei conguagli per i maggiori oneri sostenuti dalla Società Ambiente Frosinone a partire dal periodo 2007/2012.”
Ma su questa vicenda ci sarebbe poco da esultare. Infatti la SAF spa ha avuto maggiori costi per lo smaltimento dei rifiuti, senza mai richiederli ai Comuni e molto probabilmente, per come sono andate le cose, nemmeno mai comunicati. Debiti prodotti dal 2007 a 2012 ovvero da 18 anni fa e pressoché inesigibili dai Comuni.
Questa, chiamiamola, distrazione, ha di fatto creato dei debiti fuori bilancio nelle amministrazioni comunali difficili da poter giustificare, soprattutto perché i comuni fanno parte integrante della SAF, che vale la pena ricordare è una Società per azioni.
Appare evidente, che non sia stato questo ultimo cda a creare il problema, ma la vicenda dei conguagli riguarda anche altri periodi fino ad arrivare ad oggi. E quindi come intenderà procedere la SAF per avere i soldi dei comuni dal 2015 ad oggi?
Restano infatti ancora da incassare i conguagli 2015-2016. per € 1.758.849,06 e i conguagli 2018-2024: per € 7.648.112,06
Resta da chiarire la richiesta sui Benefit, che di fatto dovrebbe essere SAF a restituire ai comuni e non richiederli per la seconda volta.
“La misura “spalma debiti” deliberata dalla Regione Lazio – che anticipa a Saf SpA le somme dovute dai comuni per effetto dei conguagli – è un atto di chiara e concreta sensibilità del governo regionale nei confronti della nostra provincia.” Ha aggiunto De Angelis.
La Regione questa volta è intervenuta, ma non è detto che debba o possa farlo ancora.
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