Nel comune di San Vittore si registra un fatto quantomeno originale. Da oltre 11 anni i cittadini sono alle prese con i razionamenti di acqua, soprattutto nel periodo estivo. 11 anni nei quali più volte sono stati chiesti interventi per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico, verso l’amministrazione comunale che, di fatto, poco o nulla ha fatto.
Quello dell’approvvigionamento idrico è un tema importante non solo a San Vittore, ma ormai in tantissimi comuni del Lazio e del centro sud Italia. Un problema che però si deve cercare di ovviare mettendo in campo tutto quello che è possibile fare.
Così, però, mentre i cittadini di barcamenano con questo problema, l’amministrazione ha pensato bene di assecondare la richiesta di Acea per la realizzazione di un posso per attingere 80 mila metri cubi di acqua l’anno a servizio dell’impianto di San Vittore.
Un inter iniziato dieci anni fa e che si è concluso da poco e che vedrà Acea realizzare un pozzo per prelevare l’acqua da destinare all’impianto di termovalorizzatore di San Vittore.
Ora la domanda è semplice, come mai l’amministrazione comunale non ha pensato di realizzare un pozzo per soddisfare l’esigenza di acqua potabile per i propri cittadini?
Hanno provato a dare una risposta a questo quesito i tre consiglieri comunali di opposizione, Iannetta, Furner e Giangrande che hanno proposto un confronto costruttivo con la maggioranza per cercare di ottenere una risposta dall’amministrazione comunale.
Una lettera al sindaco Bucci nel quale si evidenziano i problemi dell’acqua potabile nella part alta del paese e soprattutto hanno chiesto cosa sia stato fatto nei confronti di Acea e cosa ha proposto Acea e l’Ato5 per risolvere un problema che va avanti da ormai 11 anni.
I consiglieri chiedono all’amministrazione di incidere con maggiore decisione e determinazione nei confronti di Acea per far valere i diritti dei cittadini di San Vittore.
Iannetta, Furner e Giangrande hanno proposto la realizzazione di un pozzo da realizzarsi ex novo o di utilizzare quello che sta realizzando Acea, dopo un inter durato dieci anni e di verificare la possibilità, con uno studio idrogeologico, di destinare quest’acqua ai cittadini, realizzando anche una nuova conduttura.
Ma soprattutto che questo intervento venga realizzato a spese di Acea, che tanto prende da San Vittore e poco da. Una proposta di buon senso che l’amministrazione avrebbe già dovuto esigere, invece che essere solo accondiscendente verso Acea.
Al di la dell’esigenza del termovalorizzatore, viene prima quella dei cittadini e la penuria di acqua potabile durante i mesi estivi, rappresenta anche un problema di igiene pubblica che va affrontato e risolto.