La carenza di medici di base a Frosinone è diventata un tema centrale del dibattito sanitario provinciale, con ripercussioni sempre più pesanti sulla vita dei cittadini, in particolare nelle aree interne. Non si tratta di un problema isolato, ma di un fenomeno strutturale che interessa gran parte dell’Italia, con numeri allarmanti anche nel Lazio. I territori montani e collinari, con popolazione in costante invecchiamento, sono i più colpiti da questo progressivo svuotamento dei presidi sanitari territoriali.
In provincia di Frosinone, zone come Piglio, Filettino e Trevi nel Lazio, ne sono un esempio evidente: in territori dove la presenza di anziani è superiore alla media regionale, l’assenza o la difficoltà nel trovare un medico di base si traduce in una concreta impossibilità di cura. I disagi aumentano e il sistema sanitario appare sempre più lontano dalle persone.
La denuncia arriva anche dal presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini, che ha lanciato un appello pubblico alle istituzioni:
“Stiamo assistendo a una vera e propria emergenza. In alcune zone del territorio, trovare un medico di base è diventato impossibile. È inaccettabile che cittadini anziani debbano percorrere chilometri per ricevere cure o, peggio, rinunciarvi del tutto. Senza un intervento urgente e mirato, il rischio è il collasso del nostro sistema di assistenza di prossimità”, ha dichiarato.

Secondo Quadrini, è indispensabile un cambio di passo nelle politiche regionali:
“Servono incentivi per riportare i medici nei piccoli Comuni. La Provincia di Frosinone non può essere penalizzata per la sua conformazione geografica. Occorre una pianificazione seria, con il coinvolgimento dei sindaci, per creare un sistema di medicina territoriale più forte ed efficiente”, ha aggiunto.
Il problema, del resto, è ben noto: secondo i dati più recenti, nel Lazio mancano almeno 1.200 medici di base, di cui oltre 230 solo nella provincia di Frosinone entro il 2026. Le ASL di Latina, Roma 5 e Frosinone registrano gli ambiti più carenti. E mentre si discute, i cittadini fanno i conti con ambulatori chiusi, visite impossibili e liste d’attesa sempre più lunghe.
La carenza di medici di base a Frosinone non è solo un’emergenza sanitaria, ma un campanello d’allarme per il futuro dei servizi pubblici nei territori più fragili. È nelle aree interne che il diritto alla salute si gioca la sua partita più difficile. Ed è qui che la politica, se vuole essere credibile, deve dimostrare di saper intervenire.
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