Oggi è il giorno del congresso di Forza Italia a Frosinone. Tutto è pronto per incoronare Pasquale Cirillo coordinatore cittadino degli azzurri. Un congresso che potrebbe segnare la svolta politica nel capoluogo ciociaro, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali a cominciare dalle elezioni provinciali del prossimo autunno.
Perché questo congresso a differenza di altri potrebbe segnare una svolta politica? E’ presto detto. Per via dei rapporti, molto tesi, tra Forza Italia e il Sindaco Mastrangeli e il resto del centrodestra frusinate.
Da più parti sono arrivati e arrivano appelli a ritrovare l’unità del centrodestra, ma quegli appelli a chi sono utili? Di certo non a Mastrangeli, che non ascolta neanche Fratelli d’Italia, e che ha deciso già 9 mesi fa di poter andare avanti senza l’appoggio di Forza Italia che a Frosinone ha costruito il centrodestra.

Di certo non alla Lega che a Frosinone ha fatto da asso pigliatutto in termini di incarichi politici.
Di certo non a Fratelli d’Italia che ha interesse a mantenere lo status quo, pensando di recuperare Forza Italia senza dover pagare un prezzo politico.
Gli appelli, ad oggi sono rimasti tali, dichiarazioni di disponibilità senza un reale approccio.
I pesi politici in consiglio comunale
Come si dice spesso “si fanno i conti senza l’oste” e allora è giusto farli i conti. Il Sindaco Mastrangeli è stato eletto sostenuto da una lista civica in orbita Lega. Il vicesindaco e assessore in quota Lega, seppur rappresentante della lista di Vannacci.
Poi ci sono l’assessore ai lavori pubblici, civico in quota Lega, l’assessore alla pubblica istruzione, civico in quota Lega e l’assessore al centro storico in quota Lega.
Per finire anche il Presidente del Consiglio Comunale è in quota Lega. Ben cinque rappresentanti in seno alla giunta sono della Lega, più il Presidente del Consiglio.
Poi c’è Fratelli d’Italia che esprime due assessori e cinque consiglieri comunali.
Con questa composizione come si può fare un appello all’unità del centrodestra richiamando Forza Italia ad una ricomposizione politica?
Come si fa a chiedere a Forza Italia di rientrare in una maggioranza la cui composizione politica è molto al di la del perimetro del centrodestra, con uno allargamento a sinistra che serve solo al Sindaco Mastrangeli e forse a qualcun altro, per non andare a casa anticipatamente?
In consiglio comunale della Lega c’è solo un consigliere comunale, Dino Iannarilli, mentre Giovanni Bortone da diversi mesi ha sbattuto la porta in faccia al carroccio locale.
A sostenere la lista Ottaviani c’è Gianpiero Fabrizi e Cinzia Fabrizi, espulsa da Forza Italia e passata nel calderone dell’ex Sindaco di Frosinone.
Poi la lista per Frosinone con Sergio Verrelli, Francesca Chiappini e Corrado Renzi. Sei consiglieri comunali in orbita Lega, ma soprattutto molto vicini al deputato Ottaviani.
Poi c’è Polo civico che nel 2022, dopo aver sostenuto e preso i voti per la candidatura di Domenico Marzi, con due consiglieri comunali ha fatto il salto della trincea, riscoprendo una appartenenza di centro destra, correndo in aiuto del Sindaco.
Oggi Forza Italia conta tre consiglieri comunali, un dato di non poco conto.
I pesi politici in Provincia e il dato delle Europee 2024
Poi c’è la Provincia. Come si può pensare di coinvolgere Forza Italia quando al governo della Provincia di Frosinone ci sono Lega e Fratelli d’Italia?
Appare evidente che lo scacchiere va ricomposto e non solo all’interno del consiglio comunale.
Nelle ultime elezioni europee c’è stato il tracollo della Lega passata dal 42% dei voti ricevuti nel 2019 ad appena l’11,83% ottenuti nella tornata del 2024. Forza Italia ha ottenuto il 10,88%, circa un punto in meno alla Lega, che quindi a livello territoriale non può pensare di avere lo strapotere politico.
Fratelli d’Italia è diventato il primo partito con il 31,92% delle preferenze. Quindi se la politica è l’arte dei numeri, i conti non tornano, senza l’oste.
La posizione e la linea di Forza Italia
Necessario quindi, se si vuole riaprire un tavolo politico passare per l’azzeramento di tutte le cariche politiche, a cominciare dalla Giunta comune e poi per quella Provinciale.
A questo serve il congresso di Forza Italia a Frosinone. Dicevano i latini “si vis pacem para bellum” . La posizione di Forza Italia è chiara e non lascia spazi ad interpretazioni.
Azzeramento della giunta, verifica politica di maggioranza, accordo programmatico e amministrativo di fine consiliatura, soluzione della viabilità allo Scalo.
Quattro punti fondamentali per provare a sedersi ad un tavolo. Se queste richieste verranno accolte, senza tentennamenti, la consiliatura di Mastrangeli molto probabilmente arriverà a fine mandato.
Diversamente Forza Italia comincerà a lavorare ad un piano alternativo, forse di respiro centrista moderato e laico, un modello che sempre di più sembra piacere agli italiani.
Ma per Mastrangeli, il cui futuro politico è comunque segnato, potrebbero cominciare ad esserci altri scossoni politici.
Perché è evidente che se dovesse permanere l’incertezza politica del centrodestra del capoluogo, questo andrà ad incidere anche nelle prossime scelte future delle amministrative a livello provinciale.
Basta vedere Ceccano, dove Forza Italia non è presente con il suo simbolo alle elezioni amministrative.
Quindi il congresso di Forza Italia a Frosinone rappresenterà comunque una svolta, in un senso o nell’altro.
Al congresso sarà presente anche il Segretario Provinciale Rossella Chiusaroli e il senatore Claudio Fazzone. Anche dalle loro parole si capiranno le prossime mosse degli azzurri.
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