Close Menu
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
Gli ultimi articoli
  • Emendamenti Escas, i “dissidenti” scrivono al Prefetto e al Ministro “Violati i diritti dei consiglieri”
  • Aldo Mattia commenta il consiglio comunale di Frosinone “Così non va bene”
  • Pubblicata la delibera. La Tari a Velletri si pagherà a settembre
  • Consulta della legalità a Pomezia, PD e M5S all’attacco: “Evento vetrina per mascherare l’inerzia della Sindaca”
  • Formia lancia EcoStelle: progetti sostenibili per lidi e spiagge
Pagine
  • Bacheca del donatore
  • Blog
  • Conferma Donazione
  • Cookie Policy (UE)
  • Donazione Fallita
  • Homepage
  • Privacy Policy
  • Pubblicità con La Spunta
  • Sostieni La Spunta, il giornale di comunità
  • Termini di Servizio di laspunta.it
Facebook X (Twitter) Instagram
dona ora
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
la Spuntala Spunta
newsletter
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
dona ora
la Spuntala Spunta
Home » Blog » Il dissenso e la libertà di informazione a rischio se non si farà rispettare l’art 21 della Costituzione.

Il dissenso e la libertà di informazione a rischio se non si farà rispettare l’art 21 della Costituzione.

Eugenio SiracusaEugenio Siracusa26/05/20244 Mins Read
Il Viminale, sede del ministero degli Interni

Che questa maggioranza mal sopporti i giornalisti che fanno il loro mestiere, è cosa risaputa. Ma il clima che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, sta creando, mutatis mutandis, è simile a quello dei regimi totalitari che con ogni mezzo o intimidazione velata, cerca di zittire tutti gli oppositori.

Sarà la vicinanza con Orban o con pseudo governanti democratici, fatto sta che l’esecutivo meloniano cerca di minimizzare il dissenso.

Lo fa con i ragazzi che contestano, usando i manganelli, ma si guarda bene da fare la stessa cosa dalla potente lobby dei tassisti che di voti alla Meloni gliene hanno portato a vagonate.

Lo fa con chi contesta come gli attivisti di ultima generazione, con i quali il questore di ferro Piantedosi riserva la stessa accoglienza dei cortei dei ragazzini.

Ma queste prove muscolose di forza, non si erano mai spinte oltre a ciò, e non per questo sono esecrabili, ora tocca ai giornalisti.

Così accade che tre giornalisti che stavano seguendo la manifestazione di ultima generazione a Roma, vengono fermati identificati e per tutta risposta sottoposti a fermo. Portati a Castro pretorio e lasciati in cella, si avete capito bene, in cella, chiamata camera di sicurezza.

Per quale inopinabile reato? Quello di documentare la manifestazione dissenziente al governo Meloni.

Può bastare? neanche per idea. Per comprendere il livello della pressione contro i media non allineati e coperti arriva la rivelazione di un pericoloso estremista, tal Massimo Giannini, pericoloso giornalista editoralista di Repubblica, il quale dopo aver partecipato ad una delle ultime puntate di Che tempo che fa, è stato svegliato da una squadra di poliziotti alle 4 del mattino, per notificargli una querela.

Alle 4 del mattino normalmente le forze dell’ordine vanno ad arrestare pericolosi delinquenti, mentre le notifiche per le querele normalmente si consegnano in mattinata.

Episodi che sono inquietanti e che dovrebbero far indignare. L’occupazione delle reti Rai, le randellate agli studenti, le intimidazioni ai giornalisti, sono azioni alle quali il ministro Piantedosi deve rispondere.

Alcuni parlamentari hanno interrogato il Ministro di riferire in aula rispetto a queste ultime intimidazioni ai giornalisti.

Questo è il clima che questo Governo vuol far montare nella quasi totale indifferenza e con l’appoggio dei giornali asserviti, comprese le televisioni.

La stessa perentoria fermezza non la si ha con i tassisti che hanno esploso bombe carta nel centro di Roma, nello sgomberare palazzi ministeriali occupati abusivamente da anni, da pseudo organizzazioni di estrema destra, ma grandi portatori di voti a Fratelli d’Italia, con Ministri sui quali pendono processi per truffa ai danni dello Stato o per parlamentari condannati per peculato che fanno anche i sottosegretari.

Massimo Giannini non ha dubbi che dietro a tutto ciò ci sia una regia politica.

“Qualcuno ha dato ordine agli agenti di notificare una querela alle 4 di notte in albergo, così come avevano dato ordine alla Digos – ha detto il giornalista di Repubblica – di identificare il loggionista della Scala che aveva urlato ‘Viva l’Italia antifascista’, così come hanno dato ordine di prendere e chiudere in cella per un’ora tre giornalisti”.

“Con tutto ciò che rappresenta il dissenso rispetto a questa maggioranza, a questa coalizione e al partito che guida il governo – ha concluso Giannini – si adotta il manganello, l’intimidazione”.

Per il Ministro Piantedosi questi fatti si trattano di “Un equivoco” e di comportamenti non voluti.

Chiudere in cella tre giornalisti dopo che si erano anche identificati è un comportamento non voluto?

Svegliare un giornalista in piena notte, in hotel, per consegnargli una notifica di querela è un comportamento non voluto?

Francamente è sconcertante tutto ciò.

Pubblicare manifesti elettorali da parte dell’associazione giovanile di Fratelli d’Italia, con i volti di giornalisti ed intellettuali messi alla gogna politica, solo perché esprimono una loro opinione non allineata è un comportamento non voluto?

Anche la FNSI, la federazione nazionale della stampa ha preso posizione. Di certo dopo gli ultimi report dell’Istat, dell’Eurispes, la bacchettata del FMI, questo governo scivola sempre più in basso nella scale di gradimento e allora minimizzare il dissenso, addormentare l’opinione pubblica utilizzando giornalisti prezzolati è una strada, ma pericolosa che rischia di prendere una brutta piega.

Serve che il popolo si scuota da questo torpore, che si torni ad interpretare la politica come servizio e non come possibilità di arricchimento a volta non lecito, che il dissenso e la critica restino il sale della democrazia.

E non a caso l’Italia nella classifica mondiale sulla libertà di stampa è scesa dal 41° al 46° posto. Un dato che deve far riflettere e molto.

Share. Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp

Possono interessarti

Consulta della legalità a Pomezia, PD e M5S all’attacco: “Evento vetrina per mascherare l’inerzia della Sindaca”

03/07/2025

Cori, Silvi contro l’Amministrazione: “Sull’abuso edilizio nessuna ambiguità, il Comune deve agire”

02/07/2025

Costi bolletta energia: le Associazioni scrivono al Ministro

02/07/2025
Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

non perderti

Emendamenti Escas, i “dissidenti” scrivono al Prefetto e al Ministro “Violati i diritti dei consiglieri”

03/07/2025 Prima pagina

I consiglieri “dissidenti” di opposizione si sono rivolti al Prefetto Liguori e al Ministro Piantedosi…

Aldo Mattia commenta il consiglio comunale di Frosinone “Così non va bene”

03/07/2025

Pubblicata la delibera. La Tari a Velletri si pagherà a settembre

03/07/2025

Consulta della legalità a Pomezia, PD e M5S all’attacco: “Evento vetrina per mascherare l’inerzia della Sindaca”

03/07/2025
Seguici!
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • YouTube
  • TikTok
le ultime notizie

Emendamenti Escas, i “dissidenti” scrivono al Prefetto e al Ministro “Violati i diritti dei consiglieri”

03/07/2025 Prima pagina

I consiglieri “dissidenti” di opposizione si sono rivolti al Prefetto Liguori e al Ministro Piantedosi…

Aldo Mattia commenta il consiglio comunale di Frosinone “Così non va bene”

Pubblicata la delibera. La Tari a Velletri si pagherà a settembre

Consulta della legalità a Pomezia, PD e M5S all’attacco: “Evento vetrina per mascherare l’inerzia della Sindaca”

Contatti:

redazione@laspunta.it

Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
  • Home
  • Cookie Policy (UE)
  • Privacy Policy
laSpunta.it, testata registrata presso il Tribunale di Velletri con numero 3/2024 in data 30/04/2024

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

la Spunta
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
Donazioni per La Spunta