Close Menu
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
Gli ultimi articoli
  • Velletri manifestazione pace, in strada per dire no alla guerra
  • A Roma il Santo Padre benedice i Commercialisti
  • Il presidente impossibile. Il ricordo di Pepe Mujica a Cori
  • Corso Lazio, il quartiere dimenticato: il Comitato “Impianto inaccessibile e giardino nel degrado”
  • Corso Lazio: i consiglieri Pizzutelli, Cirillo, Scaccia e Alviani “Pieno sostegno al Comitato”
Pagine
  • Bacheca del donatore
  • Blog
  • Conferma Donazione
  • Cookie Policy (UE)
  • Donazione Fallita
  • Homepage
  • Privacy Policy
  • Pubblicità con La Spunta
Facebook X (Twitter) Instagram
dona ora
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
la Spuntala Spunta
newsletter
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
dona ora
la Spuntala Spunta
Home » Blog » Inchiesta Acquanera, reintegrato il responsabile impianto della A&A, estraneo alle accuse di inquinamento

Inchiesta Acquanera, reintegrato il responsabile impianto della A&A, estraneo alle accuse di inquinamento

Amedeo Rota, difeso dall'Ugl e dall'avv. Costantini, reintegrato, dopo tre anni, sul posto di lavoro.
RedazioneRedazione24/01/20253 Mins Read
Il depuratore del consorzio Cosilam

E’ stato giudicato estraneo ad ogni accusa e reintegrato a lavoro, Amedeo Rota, il responsabile dell’impianto della A&A S.p.A. che, per conto del Consorzio industriale (Cosilam) ha gestito in house il depuratore di via Molinarso a Villa Santa Lucia, dove confluiscono per lo più le acque della cartiera Reno De Medici.

Il lavoratore, iscritto all’UGL e difeso dall’avvocato Remo Costantini, era stato licenziato dall’azienda nel marzo 2022 a seguito dell’inchiesta denominata Acquanera, sugli sversamenti di veleni nella acque del rio Pioppeto.

Il tecnico era stato indagato e rinviato a giudizio, assieme ai vertici dell’azienda, quale corresponsabile dell’inquinamento, per aver, nel suo caso particolare, avuto consapevolezza del superamento dei limiti tabellari riguardo gli inquinanti immessi nel corpo recettore Rio Pippeto e di essere rimasto inerte non attivando quelle procedure necessarie per evitare che lo scarico dell’impianto inquinasse il fiume, compiendo, anzi, condotte tese ad occultare le problematiche.

A seguito dell’istruttoria, la difesa ha dimostrato la totale estraneità ai fatti contestati. Il giudice del lavoro ha ritenuto insussistente e infondata la contestazione, in quanto Rota era responsabile dell’impianto ma senza potere di spesa né iniziativa, dunque senza poteri e responsabilità effettive tali da poter evitare quanto accaduto.

Al contrario, come emerge dalla sentenza, il tecnico ha fatto tutto quanto in suo potere (segnalando le problematiche riscontrate ai propri superiori gerarchici) e coerente con la propria posizione, non avendo, come detto, capacità di spesa sufficiente per colmare le carenze operative dell’impianto né capacità di incidere sull’afflusso di inquinanti in entrata in concentrazione superiore ai limiti.

Inoltre nessun risultato delle analisi è stato mai occultato ma sempre presentato ai propri superiori. Il Tribunale di Cassino, in funzione di giudice del lavoro, ha annullato il licenziamento e condannato il datore di lavoro A&A S.p.A. alla reintegrazione di Rota e al pagamento in suo favore di un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione di riferimento.

Felicità da parte di Amedeo Rota: “Sono felice e soddisfatto della sentenza – ha detto – perché  alla fine la giustizia ha fatto il suo corso. Ho dovuto aspettare tre anni per vedere riconosciuta la mia totale estraneità alla vicenda, tre anni in cui io e la mia famiglia abbiamo sofferto molto, ma ora, finalmente, posso tornare al mio lavoro e riprendermi la vita. Ringrazio l’avvocato Remo Costantini per quanto fatto e l’UGL per il sostegno nei miei confronti che ha significato davvero molto”.

Così il Segretario Provinciale UGL Frosinone Enzo Valente ha commentato la sentenza: “Apprendiamo con soddisfazione la decisione del giudice del lavoro che conferma ciò che avevamo sempre detto, cioè che i lavoratori non potevano pagare le conseguenze di quel disastro ambientale creato a Villa Santa Lucia ma che, le responsabilità, stavano altrove. Oggi si fa giustizia”.

Share. Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp

Possono interessarti

Velletri manifestazione pace, in strada per dire no alla guerra

14/06/2025

Corso Lazio, il quartiere dimenticato: il Comitato “Impianto inaccessibile e giardino nel degrado”

14/06/2025

Corso Lazio: i consiglieri Pizzutelli, Cirillo, Scaccia e Alviani “Pieno sostegno al Comitato”

14/06/2025
Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

non perderti

Velletri manifestazione pace, in strada per dire no alla guerra

14/06/2025 Provincia di Roma

Velletri manifestazione pace, domenica 15 giugno la cittadinanza si riunisce in strada per chiedere giustizia,…

A Roma il Santo Padre benedice i Commercialisti

14/06/2025

Il presidente impossibile. Il ricordo di Pepe Mujica a Cori

14/06/2025

Corso Lazio, il quartiere dimenticato: il Comitato “Impianto inaccessibile e giardino nel degrado”

14/06/2025
Seguici!
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • YouTube
  • TikTok
le ultime notizie

Velletri manifestazione pace, in strada per dire no alla guerra

14/06/2025 Provincia di Roma

Velletri manifestazione pace, domenica 15 giugno la cittadinanza si riunisce in strada per chiedere giustizia,…

A Roma il Santo Padre benedice i Commercialisti

Il presidente impossibile. Il ricordo di Pepe Mujica a Cori

Corso Lazio, il quartiere dimenticato: il Comitato “Impianto inaccessibile e giardino nel degrado”

Contatti:

redazione@laspunta.it

Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
  • Home
  • Cookie Policy (UE)
  • Privacy Policy
laSpunta.it, testata registrata presso il Tribunale di Velletri con numero 3/2024 in data 30/04/2024

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

la Spunta
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}