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Home » Blog » Pomezia: Conte “Con Arzente usciamo da FDI. Impossibile sostenere questo Sindaco”

Pomezia: Conte “Con Arzente usciamo da FDI. Impossibile sostenere questo Sindaco”

Eugenio SiracusaEugenio Siracusa05/09/20246 Mins Read
Nella foto la maggioranza di Pomezia con Conte ed Arzente, oggi fuoriusciti

Dura ormai da una settimana il silenzio del Sindaco Felici, travolta dalla crisi della sua maggioranza che l’ha portata sull’orlo della sfiducia.

Una sfiducia per ora scongiurata grazie alla stampella del consigliere Castro con la sua posizione, che appare adesso ancora più incomprensibile agli occhi dei cittadini.

A non stare zitto invece è Michele Conte, eletto consigliere comunale nelle file di FDI, uno dei dissidenti e più critici nei confronti del Sindaco Felici.

Il consigliere che ha rotto gli indugi e dopo l’ennesima presa di posizione del Sindaco sul bando per l’affidamento esterno dei rifiuti, ha deciso di avviare l’atto di sfiducia al suo stesso Sindaco.

Lo abbiamo voluto intervistare per capire le ragioni che sono alle basi di questa crisi, ormai irreversibile.

Allora consigliere Conte come stanno le cose?

Innanzitutto debbo chiarire un aspetto. La mia decisione di sfiduciare il Sindaco non è stato un atto concordato con la Lega altrimenti oggi mi troverei con loro a trattare con il Sindaco sul rimpasto di giunta, almeno a sentire le voci che circolano in città. Il mio e quello della consigliera Arzente è stato un atto necessario per mettere fine ad una gestione amministrativa che andava avanti senza il coinvolgimento della maggioranza, ancor di più nei nostri confronti.

Ma quindi è un male atavico che le amministrazioni a Pomezia non durino più di due anni

Diciamo che è un problema del centrodestra che non riesce a completare un mandato. Vede ci sono una serie di motivi, dall’inadeguatezza dei consiglieri comunali, dalla frenesia di fare degli atti da parte del Sindaco, senza il necessario coinvolgimento delle forze che lo sostengono e ogni volta che abbiamo provato aa evidenziare delle criticità, il risultato è stato che le cose sono state fatte ugualmente come le aveva pensate il Sindaco. C’è un problema anche di scelte politiche.

I problemi non sono mai mancati insomma

Purtroppo no. A cominciare dalla vicenda dell’assegnazione del bando per l’assegnazione della gestione dei rifiuti, sul quale ha pesato la decisione del Consiglio di Stato che abbiamo ereditato. La situazione è molto complicata con la ditta che ci ha detto che non riesce a svolgere bene quel servizio, quasi che fosse boicottata è ovvio che anche qui la politica il suo lo deve fare per cercare di migliorare la situazione. Per esempio il contratto ancora non è stato firmato per questioni tecniche importanti ed ora la parola è agli avvocati. Tutte queste cose portano inevitabilmente a problemi nella gestione del servizio.

Altri problemi che hanno prodotto il malcontento?

L’acquisto dell’immobile. Su questa vicenda c’era un bando per l’acquisto di 6 milioni e il privato questi soldi ha chiesto, per un immobile vecchio di 50 anni. E’ anche vero che la valutazione era stata ritenuta congrua. Ho dovuto sollecitare più volte un confronto tra la maggioranza e il Sindaco per capire meglio tutta la vicenda, arrivando a minacciare di non votare l’atto, sostenendo che avremmo dovuto trattare sull’acquisto e alla fine, dopo tanto penare siamo riusciti a risparmiare un milione di euro, che sono soldi dei cittadini. Cito questo esempio per dire che il Sindaco aveva sempre fretta di approvare gli atti, comunicandoli anche solo il giorno prima del consiglio. Ora può accadere qualche volta che ci sia una urgenza, ma non può essere una modalità. I processi vanno socializzati e non imposti.

Ci sono stati altri comportamenti che l’hanno indotta a questa decisione?

Certamente, per esempio la vicenda della rotonda a Torvaianica alta, assolutamente non necessaria, non voluta da nessuno, neanche dai comitati di zona, che tra l’altro ci chiedevano di fare i marciapiedi. Era una proposta della Lega, poi fatta propria da un consigliere di Fratelli d’IItalia e dalla Sindaca, che anche su questo aspetto ha tirato dritto, spendendo per questa rotatoria 400 mila euro che potevano essere impegnati per altre infrastrutture magari più utili ai cittadini. Il bando della scuola, fatto di fretta e furia per il rischio di perdere i finanziamenti del PNRR, con il Sindaco che insisteva, poi sapete come è andata, con la mancata presentazione delle fidejussioni e con tutto l’iter che si è dovuto rifare daccapo e non mi pare che si siano persi i fondi del PNRR. Questo significa che per la fare le cose bisogna pianificarle, ascoltare tutti e poi proseguire. Ci siamo trovati a dover subire un Sindaco che andava avanti a colpi di maggioranza con la sua maggioranza

Ma il resto dei consiglieri di FDI che dicono?

Lasciamo stare l’argomento. Ce ne fosse uno che parla bene di lei, poi però non c’è nessuno che ha il coraggio di dirle di fermarsi. Nella vicenda dell’affidamento della gara per i tributi, abbiamo fatto una riunione all’Hotel Enea, i consiglieri hanno spinto per revocare la delibera del bando, ottenendola, poi il Sindaco l’ha ripresentata e tutti zitti. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Gliene dico un’altra. La lega per 4,5 mesi ci ha tenuto praticamente in ostaggio, non votando il bilancio. Io dissi al Sindaco abbiamo votato il bilancio in 13 questa è la maggioranza andiamo avanti, oggi sta trattando con loro per il rimpasto di giunta

Ma la lega ha firmato per la sfiducia

Era la posizione dei consiglieri comunali De Luca e Valle. Io non penso che la loro posizione sia cambiata. Certo ora il Sindaco tra trattando con la Lega e non è escluso che Lupo diventi assessore, vedremo cosa accadrà. Una cosa è certa anche un rimpasto di giunta con l’ingresso della Lega, significa che il Sindaco di indebolisce ancora di più diventando ostaggio della maggioranza e qualsiasi cosa gli chiederanno, anche la luna, dovrà portagliela. Ha senso tutto ciò? Credo che l’unica cosa sensata che possa fare il Sindaco Felici è dimettersi

Cosa pensa del comportamento di Valore Civico del consigliere Castro

C’è poco da pensare, a me sembra che voglia essere sempre al centro dell’attenzione. Voleva che le dimissioni venissero discusse in consiglio comunale ed è stato per cosi dire accontentato, ad oggi è scomparso. Neanche quello che ha proposto pubblicamente riesce o vuole firmare. Io penso che ci sia anche di un attrito tra lui e il resto dell’opposizione, per altre vicende politiche, ma va da se che le due cose non possono stare sullo stesso piano, però non credo che stia trattando con la Felici

Quindi lei conferma la trattativa tra il sindaco e la Lega?

E’ quello che si sente dire in queste ore. Una trattativa che il Sindaco Felici non voleva fare e che oggi invece starebbe facendo per un rimpasto di giunta che di fatto renderebbe Felici ancora più debole

Lei cosa farà?

Io e la consigliera Arzente usciremo da FDI e andremo nel gruppo misto. Ad oggi non ci sono le condizioni per sostenere questo Sindaco

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