Li ha ricevuti ieri pomeriggio, il Prefetto Liguori, i consiglieri comunali di Frosinone che si erano rivolti a lui dopo i fatti che hanno caratterizzato, in maniera negativa, il consiglio comunale. Una delegazione composta da Pasquale Cirillo, Anselmo Pizzutelli, Angelo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone, in rappresentanza dei dieci consiglieri comunali che hanno firmato la richiesta di incontro al Prefetto.
I consiglieri comunali hanno rappresentato al Prefetto i cahiers de doléances già messi nero su bianco. La scorrettezza del Presidente del Consiglio nel zittire i consiglieri comunali particolarmente puntigliosi, il disprezzo dei regolamenti comunali relativamente agli emendamenti neanche ammessi a discussione, nonostante il regolamento comunale consenta il contrario, la mancanza di rispetto istituzionale verso i consiglieri comunali, ma soprattutto il comportamento del primo cittadino, che pur votando favorevolmente la mozione su piazzale Kambo, con grande nonchalance l’ha poi disattesa, svilendo così l’intero consiglio comunale che all’unanimità aveva votato la mozione.
Insomma un lungo elenco di doglianze che il Prefetto ha ascoltato con grande attenzione.
“E’ stato un confronto proficuo ed abbiamo rappresentato le problematiche che, come consiglieri comunali, abbiamo registrato nella conduzione dei consigli comunali” Ha detto a margine dell’incontro Pasquale Cirillo capogruppo di Frosinone Capoluogo e segretario cittadino di Forza Italia.
“Il Prefetto Liguori, che ringraziamo per la disponibilità, ha ascoltato le nostre rappresentazioni ed abbiamo anche consegnato un documento nel quale abbiamo evidenziato i problemi di gestione del consiglio che è comunque il massimo luogo di rappresentanza democratica dei cittadini e come tale deve essere rispettato” Ha aggiunto il segretario di Forza Italia.
Non è mancato anche un passaggio sulla vicenda Super Eco, sulla quale l’amministrazione non sta certo facendo una bella figura, tergiversando sui documenti, consegnati appena venerdì scorso al consigliere Cirillo dopo il sollecito presentato agli uffici.
“Ho rappresentato al Prefetto l’esigenza che l’amministrazione comunale debba muoversi in trasparenza e in questo senso ho fatto presente l’ambigua situazione nella quale una società svolge un servizio per il Comune di Frosinone senza aver mai firmato il contratto, nonostante la normativa di riferimento faccia espressamente riferimento ad una tempistica molto en precisa al riguardo, che ad oggi, l’amministrazione ha disatteso” Ha evidenziato Pasquale Cirillo.

Gli ha fatto eco Anselmo Pizzutelli, tra i consiglieri comunali più battaglieri. “Siamo venuti dal Prefetto, che ringraziamo per la sensibilità istituzionale, per perorare la causa in difesa delle istituzioni e per rimarcare il ruolo del centrale del consiglio comunale” Ha detto l’esponente della lista Mastrangeli oggi all’opposizione.
“Il consiglio comunale non può essere svilito, perché in questo modo non si fa altro che allontanare sempre di più i cittadini dalla politica e dalle istituzioni. Quanto accaduto e quanto accade in consiglio comunale a Frosinone rappresenta una minaccia per la democrazia e per la dialettica politica” Ha proseguito Anselmo Pizzutelli.
“Abbiamo voluto difendere questo principio, quale il rapporto di fiducia tra i cittadini e il consiglio comunale. I consiglieri comunali rappresentano i cittadini e non si può mancare di rispetto ai cittadini. Confidiamo ovviamente nella disponibilità del Prefetto, che per il ruolo che occupa pur non entrando nello specifico, ha adesso tutti gli elementi per farsi una opinione al riguardo” Ha chiuso Anselmo Pizzutelli.
Ovviamente il Prefetto non può entrare a gamba tesa su questioni che attengono lo svolgimento dei consigli comunali, ma di fatto può sempre esercitare una moral suasion nei confronti dell’amministrazione e dell’intero consiglio, affinché la discussione resti sempre nei binari del rispetto delle regole.
Regole che in questi ultimi consigli sono state un pò forzate, da parte dell’amministrazione Mastrangeli, quasi a soffocare sul nascere eventuali problematiche e interventi di merito di difficile gestione.