Il Prefetto Liguori, nel rispetto della norma Severino, ha comunicato al Presidente della Provincia, Luca Di Stefano e al Segretario generale dello stesso ente, il provvedimento di sospensione di Gianluca Quadrini dalle cariche istituzionali.
Analogo provvedimento è stato emesso anche per quanto riguarda il Comune di Arpino, al Sindaco e al Segretario Comunale. dove Gianluca Quadrini riveste il ruolo di consigliere comunale di minoranza.

Nelle lettere indirizzate agli enti locali il prefetto Liquori, in riferimento al provvedimento del Giudice del Tribunale di Cassino, comunica che “viene dichiarato l’accertamento della sussistenza della causa di sospensione di diritto della carica ricoperta nei confronti del consigliere provinciale sig. Gianluca Quadrini“.
Da questa mattina, dunque, Gianluca Quadrini è stato sospeso dalla carica di consigliere provinciale e da consigliere comunale.
Questo anche in attesa del provvedimento del Tribunale del Riesame che potrebbe anche sovvertire la misura comminata dal Tribunale di Cassino.
Diversamente se il Riesame dovesse confermare le misure, la Prefettura avvierà, come da norma Severino, il procedimento di decadenza.
E’ questo l’effetto del provvedimento di divieto di dimora a cui è stato sottoposto Quadrini, nell’indagine che lo vede con altre 5 persone in concorso in truffa.
Nei prossimi giorni anche gli altri indagati dovranno presentarsi al PM che ha chiuso le indagini per provare a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati.
Successivamente il PM avanzerà al GUP le richieste, molto probabilmente per come si sta mettendo la vicenda, di rinvio a giudizio per tutti, che dovranno essere valutate dal Giudice che potrà confermare o meno le richieste della Procura.
Intanto, però questa vicenda dovrebbe fare riflettere sul mondo degli incarichi, delle partecipate, dei distacchi, dei rimborsi che girano intorno alla Provincia di Frosinone.
Come ha detto anche Quadrini “il personale mi è stato assegnato dalla Provincia, se non lo potevo utilizzare chi doveva controlare tutto questo?” Una bella domanda alla quale però proprio l’istituzione provinciale dovrebbe provare a rispondere.
A cominciare da mettere in chiaro e in trasparenza le convenzioni tra la Provincia e le partecipate, con indicazioni e modalità chiare e trasparenti, ma soprattutto se la Provincia ha necessità di personale, in maniera continuativa, trovi le risorse per assumere in pianta stabile, piuttosto che ricorrere a questi “stratagemmi consentiti per legge” che alimentano il chiacchiericcio, che hanno sempre zone opache e che alle volte, come in questa vicenda, può portare anche ad essere oggetto delle legittime attenzioni della Magistratura.
Con tutte le conseguenze del caso. Esempi di comportamenti poco virtuosi non sono solo in queste assunzioni che vengono fatte tramite la provincia di Frosinone, ma basta girarsi intorno e per esempio andare a vedere in qualche comune vicino come sono state gestite altre situazioni simili.
E’ il momento per la politica di un bagno di umiltà e di trasparenza, perché comunque tutte queste spese le pagano sempre i cittadini con le loro tasse.
Da un punto di vista tecnico, entrerà in consiglio provinciale Maurizio Scaccia, che sostituirà momentaneamente Quadrini fino alla definizione di questa situazione.