Close Menu
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
Gli ultimi articoli
  • Sora, l’amministrazione snobba ancora la richiesta del Comitato sul consiglio aperto per la Tari
  • Velletri, la maggioranza si compatta: “Abbassiamo i toni e lavoriamo uniti su PNRR e bilancio”
  • Frosinone, Ater: rinnovato l’incarico ad Antonello Iannarilli “Continuerò a lavorare per risanare l’Ente”
  • Nasce la Sezione ANPI di Priverno: un nuovo presidio di memoria e partecipazione civile
  • Anzio, la maggioranza replica a Turano e Noi Moderati: “Comunicati pieni di bugie”

Contatti

Facebook X (Twitter) Instagram
Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
la Spuntala Spunta
newsletter
  • Home
  • Dal territorio
    • Latina
    • Frosinone
    • Provincia di Roma
    • Regione Lazio
  • Sport
  • Editoriali
  • Cultura ed eventi
  • Economia
  • Ambiente
  • Rubriche
la Spuntala Spunta
Home » Politica » Esteri » Sudan, la guerra dimenticata. Il prezzo lo pagano i bambini, senza assistenza e senza istruzione.

Sudan, la guerra dimenticata. Il prezzo lo pagano i bambini, senza assistenza e senza istruzione.

l'UNICEF chiede l'immediato cessate il fuoco e un accesso umanitario completo e senza restrizioni
Eugenio SiracusaEugenio Siracusa28/06/2024 ore 08:005 Mins Read Esteri
Il direttore esecutivo dell'Unicef Catherine Russell con alcuni bambini sudanesi

La Direttrice Generale dell’UNICEF Catherine Russell, al termine di una missione sul campo a Port Sudan, ha ricordato che i bambini in Sudan stanno continuando a pagare un prezzo devastante a causa del conflitto che ha devastato il paese. 

Più della metà dei 24 milioni di bambini del paese – circa 14 milioni – hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria e quasi tutti i bambini del Sudan non vanno a scuola.

Le segnalazioni di gravi violazioni dei diritti dei bambini continuano a un ritmo allarmante, con oltre 3.800 bambini che sarebbero stati uccisi o feriti dall’escalation dell’aprile 2023. Nel Darfur del Nord, più di 400 bambini sarebbero stati uccisi e mutilati nella recente escalation di combattimenti a e attorno El Fasher, mentre l’uso continuativo di armi esplosive in aree popolate sta creando ulteriori rischi per i bambini e le famiglie.

ADV

I civili sono intrappolati nei combattimenti e meno di una settimana fa è stato bombardato il Saudi Maternity Hospital, l’ultimo ospedale funzionante che fornisce servizi materni e pediatrici a El Fasher. 

“A più di un anno dall’inizio di questa brutale guerra, il dolore e la sofferenza dei bambini in Sudan continuano ad aumentare”, ha dichiarato la Direttrice Generale dell’UNICEF Catherine Russell. 

“Che siano intrappolati tra le linee del fronte, costretti ad abbandonare le loro case o ad assistere allo smembramento delle loro comunità, le vite dei bambini sono state stravolte. Questa è la più grande crisi di sfollamento di bambini al mondo. I bambini non iniziano le guerre, ma ne pagano il prezzo più alto. Abbiamo bisogno che il mondo sappia cosa sta accadendo ai bambini del Sudan e insista affinché tutte le parti fermino la violenza e pongano fine a questa guerra”. 

Circa 9 milioni di bambini sono alle prese con una grave insicurezza alimentare e con la mancanza di accesso all’acqua potabile. Quasi 4 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta e si prevede che 730.000 di loro siano a rischio imminente di morte. 

Se a ciò si aggiunge il calo della copertura vaccinale dovuto ai combattimenti e alle restrizioni di accesso, e le continue epidemie di malattie come colera, morbillo, malaria e febbre dengue, altre centinaia di migliaia di bambini rischiano di morire. 

In Sudan, Russell ha incontrato diversi bambini che hanno condiviso dolorose storie di perdita. Una ragazza di 11 anni, Areeg, ha descritto come ha dovuto lasciare la propria casa quando la guerra è arrivata a Khartoum e la sua amica vicina è stata uccisa.

Areeg e la sua famiglia sono state poi costrette a fuggire di nuovo in seguito ai combattimenti nello Stato di Al Jazirah, prima di finire in una tenda a Port Sudan. “La vita qui è difficile”, ha detto. “Lasciare Khartoum mi ha resa molto triste”.

Ora vive in uno Spazio a Misura di bambino gestito dall’UNICEF dove può disegnare, giocare ed essere una bambina per qualche ora. “Adoro disegnare”, ha detto Areeg. “Posso mettere tutte le mie emozioni nei disegni”.  

Un’altra ragazza, Malaz, 15 anni, ha detto a Russell che sperava che i suoi genitori, entrambi insegnanti, potessero trovare un lavoro per potersi permettere il cibo. Come molti altri, sono fuggiti dai combattimenti senza i loro beni. “Avevamo una casa a Khartoum”, ha detto Malaz. “Era una piccola casa, ma era la nostra casa”. 

“La guerra sta creando una combinazione letale di sfollamento, malattie e fame – la tempesta perfetta per una carestia indotta dal conflitto e la perdita catastrofica di vite di bambini”, ha dichiarato Russell. “Con 17 milioni di bambini che non frequentano la scuola, la guerra potrebbe avere un impatto generazionale sulla vita di questi bambini”.  

Lunedì scorso, Russell ha partecipato a un evento a Nairobi, in Kenya, organizzato da USAID, Save the Children e UNICEF insieme ai bambini fuggiti dalla guerra in Sudan per chiedere un’azione urgente per i milioni di bambini sudanesi le cui vite sono state sconvolte dalla guerra. 

Con la guerra che mette a rischio il futuro dei 24 milioni di bambini del Sudan, l’UNICEF chiede che:

Tutte le parti devono porre fine alle gravi violazioni contro i bambini, tra cui l’uccisione e la mutilazione di bambini, la violenza sessuale, il reclutamento in gruppi armati e gli attacchi contro scuole e ospedali. I civili, compresi i bambini e le donne, e le installazioni civili devono essere protetti in ogni momento.

Cessate il fuoco e passi verso una pace duratura.

Accesso umanitario immediato e senza restrizioni attraverso le linee di conflitto e i confini, compresi Darfur, Al Jazirah, Khartoum e Kordofan.

Una risposta umanitaria completamente finanziata. 

L’UNICEF chiede 840 milioni di dollari per fornire un pacchetto di protezione dell’infanzia, istruzione, salute, nutrizione, acqua, servizi igienici e assistenza in denaro per i bambini del Sudan.

“I bambini sfollati in Sudan e quelli che sono fuggiti oltre confine mi hanno detto di volere tutti le stesse due cose”, ha detto Russell. “Vogliono tornare a casa e vogliono che la guerra finisca”.   

Share. Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp
Eugenio Siracusa

Possono interessarti

Superluna del Castoro nel Lazio: dove e come ammirare la Luna più grande del 2025

04/11/2025 ore 16:55

ATO Unico nel Lazio: rischio privatizzazione dell’acqua, il Coordinamento attacca PD e Destra

02/11/2025 ore 07:14

Allarme sovraindebitamento nel Lazio: 200mila famiglie in crisi, cresce il rischio usura

28/10/2025 ore 07:30
Add A Comment
Leave A Reply Cancel Reply

non perderti

Sora, l’amministrazione snobba ancora la richiesta del Comitato sul consiglio aperto per la Tari

09/11/2025 ore 07:27 Prima pagina

Lunedì è stato convocato il consiglio comunale di Sora, ma anche questa volta l’amministrazione comunale…

Velletri, la maggioranza si compatta: “Abbassiamo i toni e lavoriamo uniti su PNRR e bilancio”

09/11/2025 ore 07:22

Frosinone, Ater: rinnovato l’incarico ad Antonello Iannarilli “Continuerò a lavorare per risanare l’Ente”

09/11/2025 ore 07:20

Nasce la Sezione ANPI di Priverno: un nuovo presidio di memoria e partecipazione civile

09/11/2025 ore 07:19
Seguici!
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • YouTube
  • TikTok
le ultime notizie

Sora, l’amministrazione snobba ancora la richiesta del Comitato sul consiglio aperto per la Tari

09/11/2025 ore 07:27 Prima pagina

Lunedì è stato convocato il consiglio comunale di Sora, ma anche questa volta l’amministrazione comunale…

Velletri, la maggioranza si compatta: “Abbassiamo i toni e lavoriamo uniti su PNRR e bilancio”

Frosinone, Ater: rinnovato l’incarico ad Antonello Iannarilli “Continuerò a lavorare per risanare l’Ente”

Nasce la Sezione ANPI di Priverno: un nuovo presidio di memoria e partecipazione civile

CHI SIAMO

CONTATTI

PROPRITÀ E FINANZIAMENTO

CRITERI EDITORIALI

La Spunta è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Velletri (n. 3/2024 del 30/04/2024). Raccontiamo con attenzione e indipendenza la vita politica, economica, sociale e culturale dei territori del Lazio, con particolare attenzione alle province di Latina, Frosinone e Roma Sud.

La nostra missione è offrire un’informazione chiara, accurata e accessibile, dando spazio sia alle notizie di attualità sia alle storie che spesso restano ai margini del dibattito pubblico.

La redazione è composta da giornalisti pubblicisti e professionisti della comunicazione. Direttore responsabile: Giulio Calenne

Contatti (per segnalazioni e comunicati stampa): redazione@laspunta.it
Sede legale: Via Colle Noce, 44

Facebook X (Twitter) Instagram TikTok
  • Home
  • Cookie Policy (UE)
  • Privacy Policy
  • Chi siamo
  • Contatti
La Spunta, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Velletri il 30 aprile 2024 con numero 3/2024. Sede legale: Via Colle Noce, 44, Velletri, 00049

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

la Spunta
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
  • Gestisci opzioni
  • Gestisci servizi
  • Gestisci {vendor_count} fornitori
  • Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
  • {title}
  • {title}
  • {title}